Dal 24 agosto è online il programma del Festival della Comunicazione 2018, sul sito www.festivalcomunicazione.it In questa sua V edizione (a Camogli da oggi fino al 9 settembre 2018), il Festival offrirà inedite chiavi di interpretazione del presente e uno sguardo plurale sulla società, la politica, l’economia, la cultura, l’informazione. I principali protagonisti del mondo
Dal 24 agosto è online il programma del Festival della Comunicazione 2018, sul sito www.festivalcomunicazione.it
In questa sua V edizione (a Camogli da oggi fino al 9 settembre 2018), il Festival offrirà inedite chiavi di interpretazione del presente e uno sguardo plurale sulla società, la politica, l’economia, la cultura, l’informazione. I principali protagonisti del mondo dell’economia, della cultura, dell’innovazione, dello spettacolo, delle imprese e del giornalismo, saranno chiamati a esplorare il tema delle “Visioni”. Si contano in programma 111 grandi ospiti, 78 incontri, 11 spettacoli, 3 sessioni speciali (le Colazioni con l’autore, I giornali del mattino in diretta dal Festival, l’aperitivo con musica sulle playlist di 139 “eccellenti” italiani), 2 mostre, 6 escursioni per Mare e per Monti, 26 iniziative dedicate a bambini, ragazzi e famiglie.
Il Festival, ideato con Umberto Eco, è diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer e organizzato da Frame, in collaborazione con il Comune di Camogli. Si tratta certamente di un evento tra i più attesi in Italia tra quelli dedicati a comunicazione, futuro e innovazione, e per la V edizione ha ricevuto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella la Medaglia del Presidente della Repubblica.
L’edizione 2018 verrà aperta dalla Lectio dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano, il cui intervento partirà dai tragici fatti della vicina Genova, dalla storia della cittá e dalla sua natura, stretta tra mare e montagna, dalla bellezza, dalla luce e dall’acqua in cui si specchia, tutti temi che richiedono progettualità e attenzione verso le persone e il territorio.
Gli altri temi affrontati saranno l’ecosistema mediale in cui siamo immersi e a volte sommersi (le smart city, le fake news, la mobilità del futuro, lle nuove regole tra imprese, cittadini e istituzioni, i leader digitali e la iattura del politicamente scorretto); l’informazione commentata dai direttori delle principali testate nazionali; l’attenzione all’ambiente e la cultura green (un’Italia da proteggere, l’esplorazione marina nei due dei luoghi più fragili e cruciali del Pianeta – Artide e Antartide – attraverso le campagne di robotica polare del CNR); l’intelligenza artificiale e le nanotecnologie; l’energia latente dei Millennials e della Generazione Z, con i loro linguaggi, sensibilità, aspirazioni; la contaminazione delle forme espressive (il linguaggio teatrale e cinematografico, i nuovi codici della moda, il linguaggio universale della musica, la riflessione sul passaggio da immaginazione individuale a immaginazione collettiva); la potenza dei sentimenti (da un ideale atlante dell’anima che tenta di ricomporre i frammenti dei discorsi interiori tra paure e passioni, volontà e istinti, al senso profondo dell’amicizia, dell’amore, del coraggio, dalla forza trainante dell’utopia alla visionarietà delle menti geniali); la politica nazionale e internazionale (i nuovi confini, le ragioni che rendono le società litigiose e insicure, l’immigrazione, l’ostinazione di superare i muri, di qualsiasi natura); la giustizia, la corruzione e l’attualità della Costituzione, tra adesioni e contestazioni; il futuro economico dell’Italia e delle imprese; la necessità di recuperare la nostra memoria storica per ricomporre un’identità dispersa.
Il Premio Comunicazione 2018 verrà assegnato allo storico Alessandro Barbero, che guiderá il pubblico alla riconquista della propria memoria storica, attraverso l’esplorazione del passato e l’interpretazione del presente.
Il Festival raccoglie ancora una volta l’ eredità del suo padrino Umberto Eco, al quale è dedicato nella serata d’apertura l’evento “Musica e parole. Un ricordo di Umberto Eco”. Dell’ingegno di Umberto Eco si è ricordato molto ma non tutto. Semiologo, romanziere, bibliofilo, teneva a memoria quella che è forse la più completa raccolta di barzellette del secolo. Racconteranno del suo precoce umorismo due amici di infanzia e di una vita, Gianni Coscia e Furio Colombo. I suoi allievi e poi colleghi, Valentina Pisanty e Riccardo Fedriga, ricoreranno qualcuna delle sue battute di spirito. Roberto Cotroneo, Paolo Fabbri, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio, amici e colleghi, descriveranno i momenti più impensati in cui lo hanno visto ridere e giocare con le parole. Per questo appuntamento, ieri è stato trasmesso su Rai Storia lo Speciale di Giovanni Paolo Fontana “Comunicare a Camogli” che Rai Cultura ha dedicato al Festival. “Un viaggio nel Festival della Comunicazione. Un angolo unico, dove migliaia di persone possono avvicinare volti e voci note del panorama culturale internazionale: questo è da cinque anni la città di Camogli grazie al Festival della Comunicazione, ideato insieme a Umberto Eco da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer. Lo Speciale propone un ritratto della città e del suo Festival accompagnato dal racconto di Danco Singer e da immagini d’epoca e di repertorio della Rai”.
L’attenzione ai giovani e la grande presenza femminile sono poi altri due punti salienti di questa edizione.
Spiega Danco Singer: «Il Festival della Comunicazione non solo è ormai riconosciuto come un ambìto spazio di discussione e aggiornamento, ma è diventato una community di altissimo valore, formata dai maggiori attori dell’informazione, della cultura e del mondo economico e imprenditoriale, che trovano nel Festival occasione di incontro, confronto, incremento del proprio capitale relazionale». Al Festival ci saranno quattro presidenti, Francesco Profumo (Compagnia di San Paolo), Gabriele Galateri di Genola (Assicurazioni Generali), Edoardo Garrone (Erg), Sergio Solero (BMW), il senior vice president di Costa Crociere Luca Casaura e il direttore comunicazione esterna di Eni Marco Bardazzi ci mostreranno quanto sia importante avere visione per chi guida un’impresa, immaginando modelli di crescita che riguardano economia, impresa e società.
Aggiunge acnora Rosangela Bonsignorio: «La capacità del Festival di coniugare, secondo lo stile di Umberto Eco, alto e basso, colto e pop, fa sì che i suoi contenuti arrivino a tutti, sensibilizza sui problemi della contemporaneità, incoraggia la cultura, la lettura e lo spirito critico».
A rendere unico il Festival della Comunicazione è certamente la particolare atmosfera del pittoresco borgo di Camogli, la città dei mille bianchi velieri, “una gemma nascosta da scoprire”, “scorcio di Riviera d’altri tempi”, “con un lungomare quasi geometrico, arricchito da coloratissimi palazzi e casette”, cosí come è descritto e decantato dalla rivista statunitense Forbes.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Immagini: Ph Daniele Minuti]
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