Sta per cominciare il secondo weekend della rassegna Novara Jazz. Giovedì 2 giugno alle 21:30 nel Cortile del Broletto con Potsa Lotsa Plus: Silke Eberhard, sax alto e clarinetto basso; Jürgen Kupke, clarinetto; Patrick Braun, sax tenore e clarinetto; Nikolaus Neuser, tromba; Gerhard Gschlößl, trombone; Marc Unternährer, tuba; Antonis Anissegos, live electronics. “Quando si sente la
Sta per cominciare il secondo weekend della rassegna Novara Jazz.
Giovedì 2 giugno alle 21:30 nel Cortile del Broletto con Potsa Lotsa Plus: Silke Eberhard, sax alto e clarinetto basso; Jürgen Kupke, clarinetto; Patrick Braun, sax tenore e clarinetto; Nikolaus Neuser, tromba; Gerhard Gschlößl, trombone; Marc Unternährer, tuba; Antonis Anissegos, live electronics. “Quando si sente la musica, dopo che è finita, è andato in aria; non si può mai catturare di nuovo“: questa citazione da Eric Dolphy risale al 1964 e appartiene al repertorio classico di commenti musicali sul jazz. In quel periodo Dolphy stava lavorando su un pezzo dal titolo “Love Suite”, lavoro che a quanto pare è stato perso perso ed è rimasto oggetto di speculazioni per decenni. Ora, cinquant’anni dopo la tragica caduta di Dolphy nel corso di un concerto di apertura in un club di Berlino, Silke Eberhard ha registrato Love Suite…
Venerdì 3 giugno alle 19:00 nei giardini della Canonica di Novara va in scena uno spin off dei Potsa Lotsa, il Silke Eberhard Trio. Con Jan Roder al basso e Kay Lübke alla batteria, Eberhard in questa configurazione presenta le proprie composizioni. Già protagonista nel 2014 della Wayne Horvitz Orchestra, Eberhard è una sassofonista formidabile, tra le più grandi interpreti del sax. Insieme a Jan Roder e Kay Lübke ricrea un triangolo magico la cui armonia intuitiva trasborda oltre il pentagramma, fino a toccare il pubblico. Il concerto sarà arricchito da una visita guidata ai Museo della Canonica a cura delle guide turistiche messe a disposizione da Atl Provincia di Novara.
Venerdì 3 giugno alle 21:30 un grandissimo appuntamento nel Cortile del Broletto: uno dei più longevi ensemble italiani, che festeggia proprio quest’anno sulla scena i 30 anni dalla sua formazione, Enten Eller & Alexander Balanescu con Alberto Mandarini (tromba), Maurizio Brunod (chitarra), Giovanni Maier (contrabbasso), Massimo Barbiero (batteria) e special guest Alexander Balanescu (violino). Uno dei più vispi e concreti quartetti che il jazz italiano possa vantare, le cui radici risalgono, appunto, a 30 anni fa, fondato dal batterista e percussionista Massimo Barbiero e dal chitarrista elettrico Maurizio Brunod, entrambi piemontesi. Da allora gli Enten Eller hanno continuato a lavorare per generare un jazz “che lotta contro l’oblio”, come racconta lo stesso Barbiero. Quattro musicisti di estrazioni diverse tra loro, con eccezionale padronanza strumentale e linguaggi personali che dialogano tra loro. Si unisce a questa alchimia per NovaraJazz 2016 Alexander Balanescu, internazionalmente riconosciuto come uno tra i più originali compositori e violinisti oggi in attività. Già collaboratore di Nyman, componente del quartetto Arditti e autore della colonna sonora di “Il partigiano Johnny” di Guido Chiesa. Il concerto sarà registrato dal vivo per diventare una nuova produzione di NovaraJazz e sarà oggetto di una bellissima mostra a cura di Luca D’Agostino, visitabile nel corso del festival.
A mezzanotte inizia la lunga notte dei Dance NovaraJazz con i dj set, quest’anno in una sede inedita: il Circolo dei Lettori di Novara, che ha i suoi locali all’interno della Caffetteria del Broletto, e che dalla scorsa edizione è partner del festival. A far ballare il pubblico saranno Soulful Torino & Chopin e i suoi Notturni, due nomi che sono garanzia di musica di qualità e divertimento.
Sabato 4 giugno il primo Taste of Jazz della giornata è affidato ancora alla sassofonista tedesca Silke Eberhard, che si esibirà alle 11:00 in un emozionante concerto nella Basilica di San Gaudenzio, in cui darà prova delle sonorità e dei riverberi che l’architettura dell’Antonelli può restituire. Il concerto sarà arricchito da una visita guidata alla Basilica di San Gaudenzio.
Sabato 4 giugno alle 13:00 l’appuntamento è nel cortile Civica Biblioteca Comunale Carlo Negroni con il concerto del vibrafonista Pasquale Mirra e del trombettista Gabriele Mitelli, Due musicisti, accomunati da una fervida immaginazione sonora, che si traduce anche in un uso a volte poco convenzionale dei rispettivi strumenti. Suonano lasciando fluire le idee e stimolandosi a vicenda, anche sullo sfondo di composizioni che hanno fatto la storia del jazz, come per esempio “Orange Was The Color of Her Dress Then Blue Silk” di Charlie Mingus. Il concerto sarà arricchito da una visita guidata alla Biblioteca.
Sabato 4 giugno alle 19:00 Il tramonto si “gusta” nella Chiesa di San Pietro a Cerano con un nuovo Taste of Jazz in compagnia di Michele Marini OrganicTrio. Tra le varie formazioni musicali del poliedrico clarinettista pistoiese Michele Marini, già apprezzato da critica e stampa di settore, si inserisce un nuovo progetto dal nome emblematico. Protagonista indiscusso del trio è infatti l’organo. Non il classico organo, ma il caratteristico Hammond, strumento elettronico, dal timbro vibrante ed energico, non consueto da scoprire in formazioni jazz. Alla guida della sezione ritmica Lorenzo Frati, giovane pianista compositore nato e cresciuto nella città di Pistoia, e poi Emiliano Barrella, batterista napoletano con alle spalle anni di studio e lavoro in prestigiose scuole jazz campane e toscane. Changemood (Visage Music / Materiali Sonori) è il loro primo album, che contiene composizioni originali firmate da Marini e Frati con interpretazioni di pezzi attinti dal mondo del blues, della world music e dallo scenario della musica internazionale.
Sabato 4 giugno alle 21:30 si torna sul palcoscenico nel Cortile del Broletto con Cristiano Calcagnile Multikulti Octet in un tributo a Don Cherry: Gabriele Mitelli (tromba, flicorno, pocket trumpet), Massimo Falascone (sax alto, sax baritono, oggetti, electronics), Nino Locatelli (clarinetto, clarinetto basso, melodica, campane), Pasquale Mirra (vibrafono), Gabriele Evangelista (contrabbasso), Paolo Botti (viola, violino di Stroh, banjo, salterio ad arco, erhu, percussioni), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, arrangiamenti), Dudu Kouatè (percussioni, xalam, calebasse, djembe, effetti, voce). Con il suo Multikulti, un ampio organico dalla vasta e inusuale strumentazione, Cristiano Calcagnile esplora con passione il magico, profondo e variegato mondo musicale di una delle icone più eccentriche del jazz, Don Cherry, protagonista sia come leader che al fianco di altri grandi (Ornette Coleman e John Coltrane su tutti) della rivoluzione free. Musicista curioso e inquieto, Cherry ha esportato questo messaggio libertario dagli Stati Uniti all’Europa, viaggiando poi in ogni dove e raccogliendo nuovi argomenti per la sua musica: dagli influssi dell’Africa e dell’India al minimalismo nord europeo, sino alle sperimentazioni psichedeliche.
Dalla mezzanotte sono ancora protagonisti i Soulful Torino & Chopin e i suoi notturni al Circolo dei Lettori.
Domenica 5 giugno si parte alle 13:00 con un Taste of Jazz tra musica, degustazione ed arte. All’interno della Galleria Giannoni, tra i capolavori dell’800, il concerto del contrabbassista e compositore britannico Barry Guy, al quale verrà donata la seconda Chiave d’Oro dell’edizione 2016 (ex equo con Rob Mazurek). La sua gamma di interessi comprende musica antica, composizione contemporanea, il jazz e l’improvvisazione. Guy è un pilastro della musica europea del dopoguerra inglese. Emerso alla fine degli anni ’60 con il trio composto con Howard Riley e Tony Oxley, ha fatto parte del Spontaneous Music Ensemble e ha collaborato con innumerevoli musicisti da Evan Parker a Derek Bailey, Nyman e Paul Rutherford. Nel ’72 ha fondato la London Jazz Composers, uno dei più importanti ensemble d’improvvisazione europei degli ultimi 40 anni. La diversità creativa di Barry Guy nel campo dell’improvvisazione jazz è il risultato sia di una variegata formazione musicale sia dell’innaturale gusto per la sperimentazione, sostenute da una dedizione per il contrabbasso e dall’ideale della comunicazione musicale. La Galleria Giannoni è davvero la location ideale per l’esibizione di un musicista come Guy, e anche in questo caso si potrà usufruire di una visita guidata.
Domenica 5 giugno alle 19:00 appuntamento al Cascinale dei Nobili di Casalbeltrame con Rivista Jazz 5et: Mara Tinto (voce), Stefano Deagatone (sassofono), Alessandro Toselli (piano), Carmelo Scafidi (contrabbasso), Riccardo Cavagnoli (batteria). Tutti i componenti provengono da molteplici esperienze musicali e questo porta all’interno del quintetto un colore e un tocco innovativo che si intuisce dall’intreccio perfetto tra le raffinatezze antiche del jazz e i ritmi nuovi della musica leggera. La creatività musicale di questi cinque jazzisti ha trovato nuova linfa nel riprogettare in modo inconsueto e originale brani insospettabili, con la rivisitazione ed arrangiamenti in chiave jazz di pezzi della cultura pop italiana. Grande freschezza e modernità sono le caratteristiche della loro musica. Un appuntamento realizzato in collaborazione con Museo etnografico L’Civel e la Fondazione Arpitesca.
Domenica 5 giugno alle 20:00 il Cortile del Broletto si anima con l’energia e la simpatia dei The Paolo Fabbri Jazz Ensemble: un sestetto che esegue esclusivamente brani standard di jazz, composti e resi celebri da famosi artisti americani come Duke Ellington, Thelonious Monk, Charlie Parker, Gerry Mulligan, Wayne Shorter, Bill Evans… La formazione: Davide Stranieri (batteria), Massimo Erbetta (basso e contrabbasso), Alessandro Manni Villa (piano), Tommaso Uncini (sax alto), Gianni Belletti (tromba e flicorno), Paolo Fabbri (sax baritono, sax tenore e flauto).
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: novarajazz.it, silkeeberhard.com]
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