Domani presso la Camera dei Deputati, ore 10,30 Sala del Mappamondo, si terrà il convegno “Una legge che fa buon sangue: il sistema trasfusionale italiano a 10 anni dalla Legge 219/05”. A dieci anni esatti dall’approvazione della legge 219 sulla “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” il volontariato del sangue e
Domani presso la Camera dei Deputati, ore 10,30 Sala del Mappamondo, si terrà il convegno “Una legge che fa buon sangue: il sistema trasfusionale italiano a 10 anni dalla Legge 219/05”.
A dieci anni esatti dall’approvazione della legge 219 sulla “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” il volontariato del sangue e le istituzioni sanitarie si interrogano sui risultati ottenuti e gli obiettivi ancora da perseguire.
Interverranno i responsabili del Centro Nazionale Sangue, della SIMTI (Società Italiana Medicina Trasfusionale e Immunoematologia) e delle associazioni di volontariato del sangue di CIVIS (AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres).
E’ stata invitata per le conclusioni il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin.
La legge 219/05, approvata all’epoca con una larghissima maggioranza bipartisan, ha permesso al sistema sangue italiano di compiere grandi passi avanti e di raggiungere importanti traguardi in termini di autosufficienza nazionale e di qualità e sicurezza.
Una norma, inoltre, che ha affermato la gestione non lucrativa e il carattere pubblico delle attività trasfusionali, nonché la funzione civica e sociale del volontariato, espressa attraverso la promozione della donazione gratuita, anonima, non retribuita, periodica e responsabile.
Il convegno di Roma, grazie alle voci dei protagonisti e ai dati presentati, intende tracciare un bilancio dei primi dieci anni di vita di questa legge e al contempo interrogarsi sulle prospettive future.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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