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Krzysztof Charamsa la sua vita, la sua storia, il suo pensiero parte III

Krzysztof Charamsa la sua vita, la sua storia, il suo pensiero parte III

Concludiamo il nostro confronto con Krzysztof Charamsa di cui ricordiamo il coming out nell’ottobre del 2016 e la presentazione al mondo del suo compagno, Eduard Planas. Questo atto pubblico l’ha fatto sospendere da tutti gli esercizi ecclesiastici affidategli: la docenza alla Pontificia Università Gregorianariana e l’essere membro della Congregazione per la Dottrina della Fede. La sua storia è raccontata

krzysztof-olaf-charamsaConcludiamo il nostro confronto con Krzysztof Charamsa di cui ricordiamo il coming out nell’ottobre del 2016 e la presentazione al mondo del suo compagno, Eduard Planas. Questo atto pubblico l’ha fatto sospendere da tutti gli esercizi ecclesiastici affidategli: la docenza alla Pontificia Università Gregorianariana e l’essere membro della Congregazione per la Dottrina della Fede. La sua storia è raccontata nell’interessante e appassionato La prima pietra, edito a luglio dalla Rizzoli, una sua autobiografia dove evidenzia i pregiudizi e i limiti di una Chiesa Cattolica che ha perso di vista il messaggio evangelico. In questa terza parte della sua intervista si approfondisce temi importanti come la fecondazione artificiale, la gestazione per altri, l’adozione per le coppie omosessuali, e conclude parlandoci di lui…

Confrontandosi con l’ortodossia cattolica, rispetto alla fecondazione artificiale, quale è la sua posizione?
charamsa_0002Condivido il parere a suo tempo espresso dal Card. Carlo Maria Martini. Così colgo occasione per ricordarlo, perché non è il caso che in Italia ci si sforza affinché la memoria di questa geniale mente del cattolicesimo italiano cada nel dimenticatoio: i cattolici hanno già fatto di tutto per eliminarlo dalla storia della Chiesa italiana. Martini diceva che la Congregazione per la dottrina della fede troppo celermente voleva giudicare, vietare e liquidare la questione inerente alla fecondazione artificiale, mentre, invece, sarebbe stato necessario pazientemente aspettare lo sviluppo della scienza. I documenti Donum vitae (1987) e Dignitatis personae (2008) hanno condannato tutto, senza realmente saper spiegare le stesse tecniche che hanno denunciato. Se si chiedessero argomentazioni in merito all’ufficio che ha elaborato i documenti si scoprirebbe la grande ignoranza rispetto a quanto si è vietato.

Riportando anche la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica, cosa pensa della GPA – gestazione per altri, altrimenti detta maternità surrogata?
charamsa_0003Non accetto il termine “surrogata”. Penso che se leggiamo attentamente alcune pagine dell’Antico Testamento scopriamo che il “dono della maternità per gli altri” non è così nuovo, come pare nelle attuali discussioni: discussioni più che sottomesse alla forza della ragione sono schiave di emozioni cieche. In una riflessione seria su questa sfida condivido sostanzialmente la visione di un altro grande Italiano, del prof. Umberto Veronesi. Vale la pena in Italia confrontarsi con le posizioni come la sua, pacate e sagge, e per di più “nate” a casa nostra.

E rispetto all’adozione da parte di coppie omosessuali?
Penso che ogni bambino necessita e ha diritto all’amore. Lo può dare ogni coppia che si ama o anche la madre sola o il padre solo. Non esistono ragioni Charamsa_Eduard Planasper le quali le coppie omosessuali o lesbiche dovrebbero essere escluse dell’adozione. Al contrario esiste una propaganda della Chiesa che usa i bambini come “scudi” per le loro lotte politiche di potere sulla gente. È un gioco sporco in cui si usano le masse.

Parliamo di Lei adesso. Dopo la “cacciata” istituzionale, sappiamo che vive a Barcellona e al momento si occupa di?
Sono un felice scrittore. Sono filosofo e teologo, bioetico. Lavoro in difesa dei diritti umani delle donne, delle minoranze sessuali, dei discriminati. E chiaramente sono sacerdote (sospeso nell’esercizio ufficiale), ma in realtà oggi realizzo la vocazione sacerdotale ancora meglio che prima.

Ci sembra stia sostenendo le istituzioni che rivendicano i diritti per gli omosessuali. In che modo?
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In tutte le forme possibili. Le iniziative per i riconoscimento dei diritti delle persone gay e per l’eliminazione delle discriminazioni sono iniziative profetiche. Un prete e un cattolico non può non sostenerle, se vuole essere fedele al Vangelo.

Omosessualità in Spagna e omosessualità in Italia. Nonostante la storia e la cultura avvicinino questi due Paesi cugini, perché così grande è la differenza nella gestione politica di tale tema?
Penso che si possa spiegare in gran misura per il livello d’invadenza che la Chiesa cattolica esercita sulle due società. In Spagna la società ha neutralizzato più che in Italia questo abuso del potere ecclesiale sulla società democratica. In realtà, nessuno vieta alla Chiesa di imporre ai suoi fedeli dictat irragionevoli e contro la dignità umana, come la negazione dell’amore omosessuale appunto, ma non può pretendere di imporre tali abusi allintera società democratica.

E non possiamo che ringraziare Krzysztof Charamsa per questi approfondimenti e per essere riuscito, in modo semplice e preciso, a chiarire molte di quelle posizioni ambigue della Chiesa Cattolica che ancora oggi tanto influenzano la politica del nostro Paese…
Annunziato Gentiluomo

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