Lo 0-0 della Donbass Arena di Donetsk costringe lo Schalke alla vittoria tra le mura amiche. Anche se Tedeschi partono bene, colpendo un clamoroso palo con Geis dopo 2′ e con Belhanda che trova la respinta in a angolo di Pyatov al 7′, questi due episodi rimangono gli unici degni di nota. Nonostante un pubblico
Lo 0-0 della Donbass Arena di Donetsk costringe lo Schalke alla vittoria tra le mura amiche. Anche se Tedeschi partono bene, colpendo un clamoroso palo con Geis dopo 2′ e con Belhanda che trova la respinta in a angolo di Pyatov al 7′, questi due episodi rimangono gli unici degni di nota. Nonostante un pubblico delle grandi occasioni e una spinta incredibile, i padroni di casa si perdono in molti errori nei passaggi e subiscono costantemente le ripartenze veloci degli Ucraini, che non si fanno piegare.
Sarà proprio una di queste veloci azioni di contropiede a portare al vantaggio, segnato al 27’ da Marlos, che di tacco deposita in rete un passaggio orizzontale di Ferreyra, complicando notevolmente la serata per i ragazzi di Breitenreiter.
Piove sul bagnato per lo Schalke: dopo un brutto intervento di Taison, Goretzka è costretto a lasciare il campo prima del termine del tempo.
La ripresa vede troppi errori in appoggio da parte di entrambe le squadre e lo spettacolo ne risente, cosa che non avviene sugli spalti, dove i tifosi di casa sono encomiabili, con i loro cori incessanti anche dopo il raddoppio degli ucraini. Dopo un clamoroso errore di Di Santo, lo Shakhtar accelera e si porta subito sul 2-0 grazie a un altro clamoroso errore in disimpegno di Matip, che si fa soffiare palla da Taison portandolo all’assist per il gol di Ferreyra.
La reazione dello Schalke è sterile e non porta nessuna vera occasione, l’unico effetto è quello di scoprirsi e allungare la squadra, che subisce anche il 3-0: è ancora un gran lavoro di Taison, che serve sulla corsia Kovalenko, il quale scaglia un destro sotto l’incrocio dove Fahrmann non può arrivare.
Forse troppo pesante come passivo, ma i Tedeschi hanno prodotto davvero poco e commesso davvero troppi errori in difesa, lo stesso tecnico Breitenreiter scuote la testa in panchina dopo il clamoroso errore di Matip, capendo che non è serata.
Da parte sua, l’allenatore degli Ucraini, Lucescu, ha costruito benissimo una partita che sicuramente non credeva potesse rivelarsi così semplice dopo lo 0-0 dell’andata, a lui e ai suoi ragazzi vanno i meriti per averla resa tale.
Gabriele La Spina
[Fonte delle immagini: uefa.com]
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