Sarà un traguardo importante quello del Piacenza Jazz Fest, al via oggi per la sua quindicesima edizione. Un evento che ha ormai abituato la città di Piacenza e alcuni comuni limitrofi ad essere per un mese e mezzo immersi nella grande musica e centro di un evento cultuale a tutto tondo. Ad affiancare il cartellone
Sarà un traguardo importante quello del Piacenza Jazz Fest, al via oggi per la sua quindicesima edizione. Un evento che ha ormai abituato la città di Piacenza e alcuni comuni limitrofi ad essere per un mese e mezzo immersi nella grande musica e centro di un evento cultuale a tutto tondo. Ad affiancare il cartellone principale, con grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale, vi è infatti una fitta costellazione degli eventi cosiddetti collaterali, che formano ormai l’identità profonda di questo festival e che si vanno a intrecciare ogni anno più profondamente col tessuto sociale del territorio. Poter godere di musica dal vivo di qualità, come quella diffusa durante le settimane del festival, ha senza dubbio un effetto benefico, sia su ciascun individuo sia come fattore sociale di condivisione e coesione. Il jazz, abbiamo avuto occasione di sottolinearlo già in altre occasioni, è una musica per sua natura fatta per il “live”, necessita del contatto stretto tra musicisti e pubblico.
Il Piacenza Jazz Club è l’associazione culturale che ha ideato e porta avanti questo festival, insieme a molte altre attività che fanno vivere la musica in città e provincia durante tutto l’arco dell’anno.
Il festival conferma la sua formula, che è certamente tra le ragioni del suo successo, e presenta musica per oltre un mese, anche con più appuntamenti previsti nella stessa giornata, nei luoghi più belli e suggestivi della città di Piacenza e trasferte nei comuni che hanno aderito al progetto. Le location scelte raccontano la storia culturale e il patrimonio artistico di questi luoghi. Basti pensare al teatro Municipale, o al Conservatorio Nicolini, alla Galleria Ricci Oddi, all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano o alla Galleria Alberoni.
Tutto il centro della città sarà però coinvolto dalla musica itinerante e festosa delle formazioni che arriveranno a sorpresa ad allietare la giornata, oppure accompagneranno qualche bambino a scuola a ritmo di swing.
Per darvi un’idea dei numeri, il Piacenza Jazz Fest metterà in scena una sessantina di eventi, con altrettante formazioni e oltre duecento musicisti.
Ricordiamo ancora due appuntamenti rappresentativi della manifestazione e della sua identità: i giovani vincitori del Concorso Bettinardi 2017 che sono entrati a far parte di diritto del cartellone principale di questa edizione e che si esibiranno appena prima dei big, e i concerti dei Donatori di Musica nelle strutture ospedaliere e in carcere.
La manifestazione è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, e gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il sesto anno consecutivo; è diretta artisticamente da Gianni Azzali, presidente del Piacenza Jazz Club e si avvale del determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano; ha inoltre il supporto della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni di Fiorenzuola d’Arda e di Salsomaggiore Terme, oltre che di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.
Ha inoltre aderito alle finalità e agli obiettivi della manifestazione, abbracciandone gli intenti, anche il Teatro Sociale di Stradella, in provincia di Pavia (grazie alla collaborazione con l’associazione “Tetracordo” di Livio Bollani.).
Altra novità di questa edizione è la collaborazione con due compagnie teatrali locali, Le Stagnotte e TraAttori, la prima delle quali coinvolta in un’iniziativa a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, la seconda per gli spettacoli per le scuole.
Confermate, in ultimo, le co-produzioni con Fondazione Teatri di Piacenza e con l’associazione Jazz Network – Crossroads.
Il cartellone principale del Festival prevede personaggi che sono della vere e proprie pietre miliari del panorama jazzistico internazionale. Parliamo di artisti della caratura di Michel Portal, insieme al suo storico trio con l’aggiunta speciale di Louis Sclavis (Salone degli Arazzi, il 17 marzo); e ancora il mitico Lee Konitz (il 20 marzo al Milestone); da New York arrivano Dave Douglas e Uri Caine (al Conservatorio Nicolini il 3 marzo); il pianista albanese, naturalizzato statunitense Vijay Iyer in piano solo (al Nicolini il 13 marzo); sempre dagli Stati Uniti Nnenna Freelon, cantante, compositrice, produttrice, arrangiatrice (il 10 marzo nello splendito Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda.
Forte la presenza anche del jazz italiano, in cui spicca il trombonista Mauro Ottolini. Sarà proprio lui, in veste anche di direttore alla testa di un’intera orchestra ritmico-sinfonica, a dare il via stasera a questa edizione con un omaggio imperdibile a Luigi Tenco con l’ausilio delle voci di Karima e Vanessa Tagliabue Yorke, allo Spazio Rotative.
Vi saranno poi alcuni aritisti che hanno l’Italia nel cuore o che ne hanno fatto la loro seconda patria. Il primo è un personaggio molto amato dal pubblico, Toquinho (il 23 marzo al Municipale di Piacenza). Gli altri due sono un grande amico del festival, Javier Girotto, che presenterà un progetto insieme al bandoneonista Pablo Corradini (il 3 marzo al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme).
In ultimo, citiamo la nuova collaborazione fra l’italiano Fausto Beccalossi, il brasiliano Roberto Taufic e l’argentino Carlos “el tero” Buschini, che presenteranno il progetto “Tres Mundos” il 15 marzo nel Teatro Sociale di Stradella (PV), grazie alla collaborazione con “Tetracordo”.
Allo Spazio Rotative si chiuderà il programma domenica 25 marzo alle ore 18.00 con ingresso libero con il classico Galà di premiazione dei vincitori dell’edizione 2018 del concorso “Bettinardi”. Prima della proclamazione verranno chiamati a esibirsi i primi due classificati di ogni sezione in cui si divide il concorso: solisti, gruppi e cantanti. Al termine della serata, come da tradizione, il brindisi con vini e salumi piacentini per salutare il festival e dare appuntamento all’estate con Summertime in Jazz, rassegna itinerante che si snoda lungo le suggestive vallate della provincia.
La tessera del Piacenza Jazz Club 2018, sarà la chiave di accesso privilegiata ai concerti del Piacenza Jazz Fest. Per i possessori della tessera sono previste numerose agevolazioni, come la possibilità di acquistare a un prezzo particolarmente conveniente l’abbonamento e i singoli biglietti per concerti principali e di poterne disporre una settimana prima dei non-soci. Ulteriori vantaggi e convenzioni si possono avere con diverse attività del territorio.
Costo dei biglietti
Per il concerto inaugurale del 17 febbraio: Interi € 25 – Ridotti € 22
Per gli altri concerti (ad esclusione di Toquinho il 23 marzo): Interi € 20 – Ridotti € 16
(I posti palco non di parapetto per il concerto a Fiorenzuola del 10 marzo saranno ulteriormente ridotti a € 18 e € 14)
Riduzione applicata agli over 65, under 20, Soci Piacenza Jazz Club e allievi del conservatorio “G. Nicolini”.
Gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, potranno usufruire di un ingresso privilegiato a € 5 (solo per i concerti in abbonamento)
Concerto di Toquinho al Municipale
Platea: Interi € 28 – Ridotti € 24
Posto palco: Interi € 24 – Ridotti € 20
Ingresso palco e galleria numerata: Interi € 22 – Ridotti € 19
Galleria non numerata: Interi € 15 – Ridotti € 12
Loggione numerato: Interi € 13 – Ridotti € 10
Loggione non numerato: Interi € 8 – Ridotti € 6
ABBONAMENTI
Costo abbonamenti a 4 concerti (17/2, 10/3, 13/3, 17/3): Intero € 65 – Ridotto € 50**
Per tenere sott’occhio tutti i concerti e gli altri eventi legati al Piacenza Jazz Fest si può scaricare la App del festival, oppure visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o la pagina Facebook (www.facebook.it/piacenzajazzfest). Per ricevere direttamente informazioni si può scrivere alla mail biglietti@piacenzajazzclub.it o info@piacenzajazzclub.it oppure telefonare al 0523.579034 – 366.5373201.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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