In un campionato livellato dal secondo posto in poi, troviamo 8 squadre in due punti e una invece che sta impostando la sua fuga. Ci lamentiamo sempre della mediocrità del calcio nostrano, ma ogni domenica c’è sempre qualche match che manda a farsi benedire la tattica e regala spettacolo e divertimento. Se sabato Lazio e
In un campionato livellato dal secondo posto in poi, troviamo 8 squadre in due punti e una invece che sta impostando la sua fuga.
Ci lamentiamo sempre della mediocrità del calcio nostrano, ma ogni domenica c’è sempre qualche match che manda a farsi benedire la tattica e regala spettacolo e divertimento.
Se sabato Lazio e Chievo si sbarazzano facilmente di Udinese e Pescara (3-0 e 2-0), altrettanto fa domenica la Juventus, che al 65’ decide di chiudere la partita e in 5’ ne fa 3 al povero Empoli, mandando ancora a segno Higuain con una doppietta e Dybala che si sblocca in campionato dopo il gol in Champions.
Si blocca la prima inseguitrice della corazzata Juve, il Napoli, i Partenopei perdono a Bergamo per 1-0 con Petagna che dopo nemmeno 10’ sblocca il risultato a favore dell’Atalanta, che lo manterrà fino alla fine. Il Napoli scivola così a -4 dai campioni d’Italia, l’Atalanta invece dimostra che in casa loro sarà un inferno per tutti.
Finisce con troppi cartellini rossi Bologna-Genoa (3) e con un misero 1-0 in favore del Genoa, grazie ancora a Giovanni Simeone.
Ancora a secco di vittorie il Crotone, che perde anche a Cagliari per 2-1, così come la Sampdoria non vede la fine del tunnel della sua crisi, solo un misero pareggio per 1-1 in casa contro il Palermo.
Seconda vittoria consecutiva per il Torino di Sinisa Mihajlovic e seconda vittima illustre che cade al Grande Torino, stavolta ad arrendersi è la Fiorentina che perde 2-1 sotto i colpi di Iago Falque e Benassi, solo all’84’ Babacar accorcia inutilmente le distanze.
Spettacolo ed emozioni a non finire arrivano da Milano e Roma, dove Rossoneri e Giallorossi si portano a casa bottino pieno con due vittorie di misura ma molto diverse.
I ragazzi di Montella subiscono per almeno un’ora le giocate del Sassuolo di Di Francesco, più che mai voglioso di riscattare la sconfitta di Bruxelles di giovedì sera, ma è il Milan a passare per primo grazie a Bonaventura, salvo farsi rimontare subito da Politano.
La ripresa è un thriller: Acerbi e Pellegrini mandano in orbita gli Emiliani e la partita sembra più che chiusa, ma un rigore generoso concesso al Milan a 20’ dalla fine, riapre tutto. Bacca fa 2-3 e in meno di 10’ un eurogol di Locatelli e la rete di Paletta portano il Milan sul 4-3, regalando al tecnico Napoletano una vittoria insperata, ma voluta fino alla fine.
All’Olimpico non poteva essere una partita noiosa tra Roma e Inter, non lo è mai.
Match subito vibrante con il gol dopo nemmeno cinque giri di lancette di Dzeko, abile ad anticipare Murillo e di prima intenzione battere Handanovic su assist rasoterra di Peres.
Partita bellissima con difese spesso in difficoltà e portieri chiamati più volte a belle parate, soprattuto Handanovic con una tris di parate di puro istinto su Dzeko, Perotti e Florenzi in pochi secondi. Anche Szczesny si deve superare su Perisic, ma a farlo tremare è Banega dopo 15’, quando il tiro dai 25 metri dell’Argentino finisce contro il palo dopo averlo superato.
Roma attendista e Inter che crea ma perde tutto ai venti metri, anche per merito della difesa Giallorossa, che blocca le azioni avversarie e fa ripartire in contropiede costantemente i compagni molto velocemente.
Il fattaccio lo combina però De Rossi al 72’, il mediano Romano non si alza con la squadra, non mettendo in fuorigioco Banega sull’assist di Icardi, il centrocampista Nerazzurro lo mette a sedere e batte sul primo palo il portiere avversario.
Ma la Roma non si arrende e 4’ dopo rimette tutto a posto con Manolas, che raccoglie la punizione di Florenzi dal limite e di testa fulmina Handanovic per il 2-1 finale.
Spettacolo e gol, anche senza troppa qualità la Serie A ci fa sempre divertire e emozionare.
Gabriele La Spina
[Immagini: legaseriea.it]
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