Nella quarta giornata di Serie A i big match della serata inchiodano Juve e Roma, facendo volare il Napoli in testa alla classifica. Una brutta Juventus perde al “Meazza” contro l’Inter che doveva riscattare la pessima figura europea fatta giovedì sera. De Boer schiera la formazione tipo ma senza Brozovic, escluso per indisciplina, e imbriglia
Nella quarta giornata di Serie A i big match della serata inchiodano Juve e Roma, facendo volare il Napoli in testa alla classifica.
Una brutta Juventus perde al “Meazza” contro l’Inter che doveva riscattare la pessima figura europea fatta giovedì sera. De Boer schiera la formazione tipo ma senza Brozovic, escluso per indisciplina, e imbriglia con un pressing asfissiante il non-gioco dei Bianconeri.
Il primo tempo scivola via senza emozioni, nella ripresa il canovaccio non cambia, ma a passare in vantaggio è la Vecchia Signora al 66’ con Lichtsteiner che sfrutta al massimo il cross di Alex Sandro, ma due minuti più tardi Icardi pareggia i conti di testa su assist di Banega.
L’Inter, galvanizzata dal pareggio, prende coraggio e incomincia ad attaccare una difesa Juventina traballante, che crolla di nuovo al 75’: Icardi combatte per recuperare il pallone in area di rigore, crossa di esterno verso Perisic che di testa spiazza Buffon.
Il vantaggio fa cambiare idea ad Allegri, difesa a 4 e dentro anche Pjaca che non cambia lo scenario, a rendersi pericolosa è ancora l’Inter con Perisic e Icardi in pochi minuti. L’espulsione per doppio giallo di Banega porta la Juventus a tentare un’ultima confusa azione, ma Dybala, da ottima posizione, manda il pallone in curva.
Il 2-1 finale è la logica conseguenza di una partita largamente controllata dai ragazzi di De Boer, l’assenza di Brozovic non si sente e porta a galla tutti i difetti del centrocampo Bianconero, sia in impostazione che in difesa, la mancanza di Marchisio si sente eccome.
La Roma perde a Firenze contro la Fiorentina con un gol negli ultimi minuti viziato da un fuorigioco e da molta fortuna.
Con l’assenza di Vermaelen, Spalletti schiera Fazio insieme a Manolas in difesa, per il resto formazione tipo per entrambe le squadre.
Il primo tempo è un monologo confuso e pasticciato della Roma che chiude la Viola nella propria metà campo giocando comunque male, Dzeko avrebbe almeno 3 occasioni per segnare ma non ne sfrutta nemmeno una, i Giallorossi reclameranno pure un rigore confermato anche dalla moviola.
Nella ripresa è la Fiorentina a venir fuori, dopo 2’ minuti Milic chiama Szczesny a timbrare il cartellino di presenza con un miracolo a mano aperta, unico intervento degno di nota del Polacco.
La beffa è però vicina per la Roma, all’85’ Nainggolan, pescato da Totti in area, coglie un palo incredibile da posizione defilata ma ottima, e lì i tifosi capiscono che non è serata, ma l’errore lo fa Rizzoli che all’88’, mal coadiuvato dal suo assistente, non ravvisa un evidente fuorigioco di Kalinic sul tiro di Badelj, il cui colpo da biliardo fa carambolare il pallone in rete dopo aver toccato il palo con Szczesny battuto e incolpevole.
La Roma perde la sua seconda partita stagionale, pur non meritando ma sprecando davvero troppo, primo ko in campionato che la mantiene al terzo posto in classifica, a 7 punti insieme a Lazio, Chievo e Inter.
La Fiorentina sale a 6 punti prendendo una boccata d’aria fresca in un inizio di campionato complicatissimo, sia nel gioco (continua ad effettuare pochissimi tiri in porta) che nei risultati.
Le altre partite:
Lazio-Pescara 3-0
Napoli-Bologna 3-1
Torino-Empoli 0–0
Sassuolo-Genoa 2-0
Udinese-Chievo 1-2
Cagliari-Atalanta 3-0
Crotone-Palermo 1-1
Gabriele La Spina
[Fonte delle immagini: legaseriea.it]
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