La seconda giornata degli ottavi di finale di Euro 2016 ha regalato due partite diverse con risultato sostanzialmente analogo. Se la Germania nel pomeriggio non fa praticamente vedere la palla e la porta alla Slovacchia, chiudendo la pratica nell’arco di un’ora, il Belgio sembra quasi scherzare con l’Ungheria. Al 10’ va in vantaggio con il
La seconda giornata degli ottavi di finale di Euro 2016 ha regalato due partite diverse con risultato sostanzialmente analogo. Se la Germania nel pomeriggio non fa praticamente vedere la palla e la porta alla Slovacchia, chiudendo la pratica nell’arco di un’ora, il Belgio sembra quasi scherzare con l’Ungheria.
Al 10’ va in vantaggio con il gol di Alderweireld che sfrutta benissimo la punizione perfetta di De Bruyne, dopo di chè “testa” per circa un’ora le capacità del portiere dell’Ungheria, Kiraly (44 anni), che gli nega di tutto, anche una punizione.
Anche nella ripresa il portiere magiaro evita il peggio, questo fino al 78’: Hazard vorrebbe passare il pallone a Witsel che però è in fuorigioco e rientra, il fenomeno Belga allora decide di far tutto da solo e supera due avversari in velocità per andare a recuperare la sfera su cui arriva, la crossa rasoterra in mezzo dove trova il neo entrato Batshuayi che deve solo toccarla in rete.
Il capitano delle Furie Rosse capisce che è la sua serata e ne combina un’altra poco più tardi: sul contropiede gestito da Carrasco e De Bruyne che gli servono palla sulla sua fascia, lui correndo rientra sul destro e scarica un tiro imprendibile per Kiraly.
C’e tempo anche per il gol di Carrasco che non si fa pregare in contropiede sull’assist di Nainngolan, chiudendo il match sul 4-0.
I Magiari erano andati a loro volta vicini al gol del pari nella prima frazione, ma Courtois e l’imprecisione di Szalai e compagni non permettono la segnatura.
La Germania invece decide che non è il caso di tirarla per le lunghe, in 55’ chiude i conti e poi addormenta la partita.
Dopo 8’ Boateng appostato fuori area, raccoglie la sfera sugli sviluppi di un calcio d’angolo e di destro batte il portiere avversario.
Ozil ha anche il tempo di fallire un rigore, cinque giri di lancette dopo si fa parare il tiro da Kozacik.
A 2’ dalla fine del primo tempo Gomez sfrutta una grande azione di Draxler per fare due zero di tap in, mentre lo stesso trequartista al 63’ chiude i conti, mandando la Germania ai quarti.
A faticare è la Francia nel primo pomeriggio, l’Irlanda ben organizzata, come già mostrato contro l’Italia, va in vantaggio dopo neanche 120” grazie a Brady e passa tutta la prima frazione a far paura ai Galletti.
Nella ripresa Deschamps carica i suoi, le parole del tecnico danno l’effetto sperato soprattutto sul “Petit diable” Griezman che in 3’ ribalta la partita con due gol, il 2-1 basta e avanza e porta la Francia ai quarti.
Le tre eliminate, Ungheria, Slovacchia e Irlanda, escono a testa altissima nonostante i risultati, tutte le compagini erano sicuramente oltre le loro possibilità, ma hanno dimostrato a tutti che l’organizzazione funziona contro la tecnica.
Gabriele La Spina
Fonti immagini: [uefa.com]
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