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Un viaggio nel Mali e l’incontro con i Dogon

Il Mali, paese dell’Africa occidentale, si sta lentamente riaprendo al turismo dopo un periodo di scarsa sicurezza. Il paese oggi è visitabile nella parte centrale e nel sud. La parte nord che include la famosa Timbuctu è ancora considerata zona a rischio. Il Mali è sempre stato un paese molto affascinate sia dal punto di

Mali-Map-2012Il Mali, paese dell’Africa occidentale, si sta lentamente riaprendo al turismo dopo un periodo di scarsa sicurezza. Il paese oggi è visitabile nella parte centrale e nel sud. La parte nord che include la famosa Timbuctu è ancora considerata zona a rischio.
Il Mali è sempre stato un paese molto affascinate sia dal punto di vista paesaggistico sia dal punto di vista etnografico.
A Djennè si può ammirare la più grande moschea del mondo in stile neo-sudanese di adobe o terra cruda. All’ombra della moschea ogni lunedì si svolge il grande mercato durante il quale la popolazione raddoppia e i mercanti arrivano a vendere i propri prodotti da tutte le parti del paese.
MaliÈ proseguendo da Djenné fino a Sangha che si raggiunge la regione dei Dogon. Gli scenografici villaggi dei Dogon si inerpicano lungo la falesia di Bandiagara, sovrastati talvolta da imponenti pareti a strapiombo. Ma chi sono i Dogon? Si tratta di un popolo che affascina gli etnologi e che è il custode di una civiltà plurisecolare che cela tradizioni segrete. Una di queste è la conoscenza tramandata da migliaia di anni di una stella invisibile a occhio nudo e di difficile individuazione anche con un telescopio, orbitante intorno a Sirio. Solo relativamente pochi anni or sono è stato possibile confermarne l’esistenza di questa stella oggi conosciuta come Sirio B.
Ma a quanto pare queste conoscenze dei Dogon sono basate su ipotetici contatti con una civiltà extraterrestre evoluta, avvenuti nel 3.000 a.C. I Dogon fanno riferimento a questi visitatori che presentano analogie con conoscenze degli Egizi e dei Sumeri. Questi ultimi riferivano di esseri che chiamavano “Oannes” e che i Dogon tutt’ora chiamano “Nommo” e che sono descritti comunemente con caratteristiche anfibie. Mali_West-Afrika_jan.febr._2008-3Ancora oggi nei villaggi, la cui pianta ricorda la figura umana, gli anziani e i sacerdoti tramandano queste conoscenze astronomiche e scientifiche che sfuggono a una spiegazione razionale. Conosciuto è il disegno che tracciano sulla sabbia con la stella Sirio al centro di un cerchio che rappresenta l’orbita di Sirio B. Tra le curiosità di questo popolo vi è il sistema matriarcale, la libertà sessuale prenuziale e il dualismo della figura umana con il culto della Grande Madre Terra e gli antenati mitizzati.
Un viaggio in Mali implica un forte spirito di adattamento che sarà ripagato dal fascino e la bellezza di questa destinazione.
Il periodo migliore per visitarlo va da Ottobre a Marzo.
Paolo Bono

 

[Fonte delle immagini: www.nationsonline.org e worldheritage.si.edu]
[Fonte dell’immagine di copertina: http://www.tucanoviaggi.com]

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