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La Damrau al Regio per una “Lucia” mozzafiato

Per l’ultima recita della Lucia di Lammermoor il pubblico del Teatro Regio di Torino ha potuto per la prima volta godere della presenza di una delle più acclamate dive del panorama operistico internazionale, il soprano tedesco Diana Damrau. Sin dal suo ingresso in scena ci si è immediatamente resi conto di essere di fronte a una fuori classe, in grado di ipnotizzare gli spettatori con una performance che è duopo definire totale. Già dalle prime battute scambiate con la confidente Alisa, si è compreso che questa Lucia è da tempo preda di un forte squilibrio mentale, quasi una schizofrenia che…

Lucia_Damrau 3019Per l’ultima recita della Lucia di Lammermoor il pubblico del Teatro Regio di Torino ha potuto per la prima volta godere della presenza di una delle più acclamate dive del panorama operistico internazionale, il soprano tedesco Diana Damrau. Sin dal suo ingresso in scena ci si è immediatamente resi conto di essere di fronte a una fuori classe, in grado di ipnotizzare gli spettatori con una performance che è duopo definire totale. Già dalle prime battute scambiate con la confidente Alisa, si è compreso che questa Lucia è da tempo preda di un forte squilibrio mentale, quasi una schizofrenia che è affiorata pericolosamente nell’aria Regnava nel silenzio dove il soprano è parsa ipnotizzata e allo stesso tempo assoggettata alla visione dello spettro che la perseguitava. Il lungo duetto col tenore, un superlativo Piero Pretti (Edgardo), scivola via tutto d’un fiato coronato da un memorabile e appassionato Verranno a te sull’aure. Lo scavo psicologico che la Damrau opera sul personaggio di Lucia appare ancor più lampante nella prima scena del secondo atto, in cui il soprano ci ha presentato una donna in grado di tener testa al fratello con ardua tenacia e immediatamente dopo assoggettarvisi passivamente. Ma il vero miracolo avviene con la Lucia_ Damrau 3086grande scena della pazzia nella quale la Damrau dà sfoggio di una varietà infinita di stati d’animo, e una gamma di espressioni e movenze degne delle grandi interpreti Hollywoodiane degli anni ’40. Per quanto riguarda l’aspetto puramente musicale possiamo tranquillamente parlare di perfezione e bellezza allo stato puro e ciò ha trovato conferma nella vera e propria esplosione di ovazioni che hanno accolto l’artista al termine dello spettacolo.
Nella recita la Damrau è stata affiancata da un Pretti che è parso galvanizzato dalla luce della protagonista e ha dato vita a un Egdardo da urlo; da Gabriele Viviani (Enrico Ashton) la cui performance ha conferma le perplessità quanto precedentemente affermate; e da Nicolas Testé (Raimondo Bidebent), che ha reso in modo assolutamente dignitoso la parte dell’educatore e confidente di Lucia esprimendosi in una prova molto composta con dei guizzi di eleganza.
A.V.

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