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Riflettendo sulla storia del cinema e sulla fine di un ciclo scolastico

Riflettendo sulla storia del cinema e sulla fine di un ciclo scolastico

Come avevamo annunciato, l’8 giugno 2015, alle ore 19.55, a Chieri (TO), presso i locali del Centro Giovanile Patchanka, le classi quinte della scuola primaria Silvio Pellico dell’Istituto Comprensivo Chieri I, hanno messo in scena un musical dedicato alla storia del cinema, con scene dedicate ai divi che hanno segnato le diverse epoca della settima arte. Ha curato

sto.ci4Come avevamo annunciato, l’8 giugno 2015, alle ore 19.55, a Chieri (TO), presso i locali del Centro Giovanile Patchanka, le classi quinte della scuola primaria Silvio Pellico dell’Istituto Comprensivo Chieri I, hanno messo in scena un musical dedicato alla storia del cinema, con scene dedicate ai divi che hanno segnato le diverse epoca della settima arte.

Hwp_ss_20150609_0014a curato la regia e le coreografie dello spettacolo l’insegnante Sabrina Del Monaco, la collega Valentina Noero ha firmato i costumi, l’audio e le luci, mentre i canti e la recitazione sono stati curati rispettivamente dalle insegnanti Carla AlessioCinzia Vasone. Questo magnifico team docente ha inviato alla nostra redazione le proprie riflessioni sullo spettacolo che abbiamo con enorme piacere scelto di pubblicare, in quanto espressione di quell’amore e di quell’entusiasmo che per noi sono indispensabili per coinvolgere i gwp_ss_20150609_0011iovanissimi di oggi.

Dopo cinque anni trascorsi insieme con i nostri alunni, raccontare quali sentimenti ed emozioni alberghino nei nostri cuori, soprattutto in queste ultime ore, è davvero molto difficile.
Non certo per raccontare come, durante il musical dedicato alla Storia del Cinema, i ragazzi siano stati capaci di rappresentare personaggi ed epoche, sentendosi essi stessi, di volta in volta, i beniamini del passato: Charlie Chaplin, Stanlio & Ollio, Danny wp_ss_20150609_0009Zucco e Sandy di Grease con le rispettive bande, anonimi soldati partiti per la guerra in Vietnam e purtroppo non tornati all’affetto dei loro cari, così come studenti di una scuola americana del secolo scorso, basata su metodi educativi, quali la coercizione e l’autoritaria disciplina; quanto piuttosto per la struggente malinconia che sta invadendo i loro pensieri legata al senso di timore per la strada che stanno per concludere e quella nuova che vanno a intraprendere.
Concludere un ciclo di studi per iniziare una nuova fase della propria vita, è un momento di passaggio wp_ss_20150609_0010necessario per interrogarsi su se stessi e le proprie convinzioni e idee. In questi anni insieme, come docenti abbiamo voluto insegnare loro il rispetto reciproco e il senso di una corretta autostima, unita al desiderio di provare a “mettersi in gioco”, anche quando ciò che “viene richiesto” sembra al di sopra delle proprie possibilità, senza arrendersi.
Talvolta la vita pone degli arresti o dei rimandi, ma quello che conta è non rinunciare a provare. Forse può rendersi necessario cambiare obiettivi, ma certamente bisogna sempre porsi domande alle ricerca dei propri limiti e orizzonti, sbagli ed errori, non per sanzionarsi, ma per sto.ci2ricominciare e continuare ad andare “avanti”.
Mettere in scena uno spettacolo teatrale è come vivere uno scorcio sull’animo umano: c’è chi vorrebbe essere sempre in “prima linea” sul palco e chi cederebbe volentieri tale supplizio. Sta dunque ai docenti calibrare gli stati d’animo per esaltare chi dev’essere esaltato e acquietare l’irrequieto.
Come docenti, il valore della coesione e dell’aiuto reciproco è uno dei più importanti stimoli al successo formativo di tutti gli allievi. Durante la rappresentazione di ieri sera, vedere come si aiutassero l’un l’altro a vestirsi, e assistere alla delicatezza di un alunno di costituzione forte e robusta, nell’atto di struccare un compagno, per prepararlo alla scena successiva, è stato davvero emozionante per noi, che eravamo là, wp_ss_20150609_0007felici di essere tra loro. Il successo dello spettacolo riteniamo si possa misurare proprio nell’umiltà e nella gentilezza di questi atteggiamenti, oltre che nella bravura espressiva dei movimenti corporei nei balli. Ognuno comunicava “presenza scenica” al pubblico presente in sala e tante emozioni.
Un regalo speciale fatto loro è stata la rappresentazione, sotto la supervisione della mitica maestra Sabri, dei CICCIO’S ANGELS, parodia dei più famosi Blues Brothers, ad opera di alcuni genitori e maestre.
sto.ci5Un ringraziamento va dunque dato a tutti coloro che hanno lavorato affinché questa serata potesse avere luogo, con un piccolo pensiero agli alunni-compagni che nel corso degli anni si sono trasferiti in altre scuole.
Alla rappresentazione erano presenti anche tre ex-allieve di cinque anni fa, segno che il nostro lavoro di insegnanti, ha raggiunto il primario obiettivo di educare con amore.
“Se educhi con amore, cresceranno e torneranno” diceva Maria Montessori ed è quello che sentiamo prioritario nei nostri Cuori.
Ragazzi… carpe diem – RENDETE STRAORDINARIA LA VOSTRA VITA …
Con affetto, le vostre maestre….

Una meravigliosa testimonianza, un messaggio pulito, un ambizioso progetto, una grande scommessa, un saluto sentito, frutto di un credere nella propria missione, perché l’insegnante è quella fondamentale professione senza la quale nessun altro mestiere esisterebbe…
Redazione di ArtInMovimento Magazine

 

[Fonte dell’immagine di copertina: vitalowcost.it]

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