Ai blocchi di partenza la nuova edizione della più prestigiosa manifestazione internazionale dedicata al compositore di Borgo Canale, Gaetano Donizetti (Bergamo, 1797 – Bergamo, 1848). Tre i titoli in programma. Si apre con la celeberrima Lucia di Lammermoor, con cui il Bergamo Musica Festival torna alle origini, a quel 2006 che ne segnò gli esordi con
Ai blocchi di partenza la nuova edizione della più prestigiosa manifestazione internazionale dedicata al compositore di Borgo Canale, Gaetano Donizetti (Bergamo, 1797 – Bergamo, 1848).
Tre i titoli in programma. Si apre con la celeberrima Lucia di Lammermoor, con cui il Bergamo Musica Festival torna alle origini, a quel 2006 che ne segnò gli esordi con accoglienza trionfale da parte di pubblico e critica, alle rarissime Betly e Torquato Tasso, che solo il Festival bergamasco programma per il prossimo biennio. Accanto all’offerta operistica si renderà omaggio al compositore, in occasione del suo compleanno, il 29 novembre, con la tradizionale cerimonia di deposizione della corona d’alloro sulla tomba in Santa Maria Maggiore e un concerto celebrativo.
Rispetto ai titoli donizettiani, bisogna ricordare che si tratterà, come sempre, di produzioni bergamasche, “costruite” a partire dallo studio delle fonti originali, in edizioni rivedute e curate dalla Fondazione Donizetti, che conferma il suo ruolo “di servizio” al Festival, grazie alla preparazione di edizioni appunto, ma anche di tutti gli apparati posti a corredo dei singoli titoli lirici. Spiccano i «Quaderni della Fondazione», che la stampa internazionale recensisce al pari dei titoli.
Il compositore bergamasco, quindi, al centro del cartellone del Festival, come contenuto forte e come elemento di attrattiva per il pubblico cittadino ed estero. Per valorizzare tale proposta è stata cambiata la modalità di distribuzione dei titoli. A Bergamo per un fine settimana si potranno gustare ben due titoli lirici, posti l’uno di seguito all’altro. È così che Betly sarà calendarizzata il sabato pomeriggio (27 settembre e 8 novembre) tra le due recite di Lucia di Lammermoor nel mese di settembre (venerdì 26 e domenica 28) e tra le due recite di Torquato Tasso nel mese di novembre (venerdì 7 e domenica 9).
Oltre la parte monografica, il cartellone 2014 vedrà la programmazione della famosissima Tosca di Giacomo Puccini (Lucca, 1858–Bruxelles, 1924), in coproduzione col Teatro Sociale di Rovigo (10 e 12 ottobre).
Non poteva mancare la danza. In scena Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij (22 e 23 novembre), nell’interpretazione del Balletto di Milano.
Come sempre, oltre i titoli lirici, molti gli eventi programmati nei fine settimana: concerti, proiezioni cinematografiche, Reading alla Casa Natale del compositore, in collaborazione col Conservatorio “G.Donizetti” di Bergamo; Caffè del Teatro al Salone Riccardi del Teatro Donizetti; il progetto La Scuola all’Opera.
Ed è qui che emerge l’attenzione del Festival verso i giovani: non soltanto protagonisti dei concerti di cui sopra, ma anche “in ruolo” nelle compagini artistiche (coro e orchestra), secondo un progetto condiviso tra Festival e Conservatorio, avviato lo scorso anno con la produzione della Finta semplice di Michele Varriale e che vedrà quest’anno la nascita di un’Accademia Donizetti, volta alla formazione dei giovani musicisti bergamaschi e al loro inserimento professionale, specificamente in occasione delle otto recite del progetto La Scuola all’Opera.
Come in passato sono state organizzate audizioni anche per la selezione di alcuni tra i protagonisti delle opere in cartellone. Ciò nel segno dei risultati ottenuti in otto anni di attività artistica, non dimentichi del fatto che il Festival ha lanciato sulla scena internazionale giovani che ora sono tra gli artisti più richiesti dai teatri di tutto il mondo, e fra questi ricordiamo Jessica Pratt, Christian Senn, Maria Agresta, Roberto De Biasio, Ivan Magrì, Sebastiano Rolli, José Maria Lo Monaco, Silvia Dalla Benetta, Mario Cassi, Gabriele Sagona, Andeka Gorrotxategui, Andrea Mastroni, Diana Mian, Gilda Fiume, Anicio Zorzi Giustiniani, Stefano Montanari, Angelo Villari, Lu Yuan.
Due i palcoscenici del Festival, come nel 2009, anno della riapertura del Teatro Sociale: appunto il
Sociale che ospiterà le due recite di Betly e, come da tradizione, il Donizetti, dove si svolgerà il resto del cartellone, nel segno di un percorso che collega, nel nome del compositore, l’Alta alla Bassa Città.
Sicuramente un evento ricco, attento alla valorizzazione delle giovani leve della lirica. Un festival che conferma Bergamo come città d’opera, in onore al grande compositore che ivi nacque e si spense.
Annunziato Gentiluomo
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