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Il Bosco Verticale è il grattacielo più bello del mondo

È stato premiato come grattacielo più bello del mondo. È composto di due torri alte 80 e 112 metri per un totale di 113 residenze e 800 alberi. Sì, 800 di 100 specie differenti. Questo è il Bosco Verticale progettato dal Boeri Studio di Stefano Boeri insieme agli agronomi e paesaggisti Laura Gatti e Emanuela Borio. Il prestigioso premio vinto (montepremi di 50mila euro) è l’International Highrise Award. Il presidente della giuria così definisce l’opera Espressione del bisogno umano di contatto con la natura. I grattacieli boscosi sono un vivido esempio di simbiosi tra architettura e natura. Il progetto è…

Il-Bosco-Verticale-di-Stefano-Boeri-4-150x150È stato premiato come grattacielo più bello del mondo. È composto di due torri alte 80 e 112 metri per un totale di 113 residenze e 800 alberi. Sì, 800 di 100 specie differenti. Questo è il Bosco Verticale progettato dal Boeri Studio di Stefano Boeri insieme agli agronomi e paesaggisti Laura Gatti e Emanuela Borio. Il prestigioso premio vinto (montepremi di 50mila euro) è l’International Highrise Award. Il presidente della giuria così definisce l’opera Espressione del bisogno umano di contatto con la natura. I grattacieli boscosi sono un vivido esempio di simbiosi tra architettura e natura. Il progetto è un’idea radicale e coraggiosa per le città di domani, rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei.
Lo si può ammirare a Milano nel quartiere Porta Nuova. Stefano Boeri e Manfredi Catella, manager di Hines Italia (che ha Il-Bosco-Verticale-di-Stefano-Boeri-150x150realizzato la costruzione) hanno deciso che l’ingente premio vinto verrà destinato a altri progetti da realizzare con il quartiere Isola. Un riconoscimento molto importante che premia l’eccellenza italiana in architettura, una scelta di lavorare con la ricerca e una proiezione verso il futuro. Tra i finalisti vi erano anche il De Rotterdam a Rotterdam dello Studio OMA, il One Central Park a Sydney dell’Ateliers Jean Nouvele lo Sliced Porosity Block a Chengdu di Steven Holl Architects. Tutt’altro che chiuso il dibattito sul vero valore “green” dell’opera, nonostante la valorizzazione del verde al suo interno. Rimane aperta la questione, su cui le opinioni sono assai divise, se lo sviluppo verticale delle città con edifici di tali proporzioni sia realmente sostenibile e auspicabile. Per ora, facciamo comunque senza esitazione i complimenti a Stefano Boeri e a tutti i suoi collaboratori per l’importante premio ricevuto.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: Artribune.com]

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