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In tempi di zone rosse servono case diverse: le case mostro

In tempi di zone rosse servono case diverse: le case mostro

Da un anno a questa parte le nostre case non sono più le stesse. Sono diventate prima scuole, poi uffici, in seguito ristoranti e per finire cinema e teatri. Le stanze sono state stravolte. Le tavole si sono trasformate in scrivanie ospitando computer, libri e pennarelli. Le cucine si sono riempite di farina. I bagni

Da un anno a questa parte le nostre case non sono più le stesse. Sono diventate prima scuole, poi uffici, in seguito ristoranti e per finire cinema e teatri. Le stanze sono state stravolte. Le tavole si sono trasformate in scrivanie ospitando computer, libri e pennarelli. Le cucine si sono riempite di farina. I bagni di saponi, disinfettanti e mascherine. Gli smart tv sono andati a ruba.
Eppure c’è una casa che fino a ieri non era stata immaginata. È servito un anno di pandemia per farla nascere. E il pennarello nero di una bambina. Una dei tanti cui il cambio di un colore, in questi giorni, non sporca più il vestito ma stravolge l’esistenza.
Quello che vi presento è il video che racconta l’unica casa utile in questi tempi strani, la casa in cui ognuno di noi vorrebbe abitare, fin da subito: la casa mostro.
Il racconto lo trovate sotto. Fatemi sapere cosa ne pensate e se anche voi vorreste vivere in una casa mostro. A me piacerebbe non poco, devo ammetterlo.
La casa mostro
di Irene Micheli e Gianni Micheli
casamostro4Questa è la mia casa mostro.
La mia casa mostro ha due gambe e due piedi perché deve essere ben salda e deve anche poter scappare.
Queste sono le armi della mia casa mostro. A cosa servono le armi? Per difendersi e per catturare i mostri.
La mia casa mostro ha due braccia mostro con due mani mostro con delle dita mostro che sono pannelli solari perché la mia casa mostro deve essere autosufficiente: non si sa mai.
Questa è la bocca della mia casa mostro. In verità non è una bocca ma una prigione dove vengono messi tutti i mostri che la mia casa mostro riesce a catturare, così non scappano e non fanno più male a nessuno.
Gli occhi della mia casa mostro sono due finestre con delle grate perché bisogna stare sicuri quando si abita in una casa mostro.
I capelli della mia casa mostro sono a forma di tetto perché una casa deve avere un tetto se no quando piove ci potrebbe piovere dentro. Essendo un mostro, però, deve avere anche dei capelli.
Nella mia casa mostro io ci sto proprio bene perché è una casa, come tutte le case, ma è anche un mostro, come tutti i mostri, e per combattere i mostri ci vogliono i mostri mica le case.

Gianni Micheli

[Fonte immagine di copertina: Photo by Breno Assis on Unsplash]

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