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La magia di riscrivere i classici. Il laboratorio “twitter-letterario” reggino chiude tra gli applausi

La magia di riscrivere i classici. Il laboratorio “twitter-letterario” reggino chiude tra gli applausi

L’aula magna del L. Da Vinci presa d’assalto. Più di duecento bambini e ragazzi. L’allegra invasione reggina per parlare di letteratura. Giovedì 5 febbraio, dalle 8 alle 10, si sono chiusi i laboratori di #TwPinocchio, il progetto di riscrittura del capolavoro di Collodi promosso dall’associazione TwLetteratura. Obiettivo dell’emozionante iniziativa, commentare e interpretare i testi della

L’aula magna delimages L. Da Vinci presa d’assalto. Più di duecento bambini e ragazzi. L’allegra invasione reggina per parlare di letteratura.
Giovedì 5 febbraio, dalle 8 alle 10, si sono chiusi i laboratori di #TwPinocchio, il progetto di riscrittura del capolavoro di Collodi promosso dall’associazione TwLetteratura. Obiettivo dell’emozionante iniziativa, commentare e interpretare i testi della letteratura italiana attraverso i social network. Dal 10 novembre al 20 gennaio, dunque, un’immersione che ha portato le classi reggine a rileggere, commentare, parafrasare, attualizzare Le Avventure di Pinocchio. In che modo? Servendosi di un calendario condiviso, esprimendo le proprie riflessioni su Twitter, interagendo con i personaggi. Soprattutto però, incontrandosi.

Dopo il successo della riscrittura dello scorso anno su I Promessi Sposi, Reggio Calabria ha ideato, creato e scommesso su un inedito percorso di continuità didattica. L’esperienza del Liceo Scientifico L. Da Vinci, prima scuola in Calabria ad adottare il mindexetodo TwLetteratura, è stata raccolta, grazie al protocollo Kaleidoscopio promosso dall’Istituto Comprensivo Falcomatà Archi, anche dall’Istituto Comprensivo San Sperato-Cardeto. Tre istituti che hanno coraggiosamente sviluppato, insieme alla referente regionale Josephine Condemi, un processo di apprendimento peer-to-peer, #TwPinocchio/Wired, in cui i ragazzi delle superiori si sono confrontati con i più piccoli sul romanzo e l’uso delle nuove tecnologie in appositi laboratori.
Laboratori peer-to-peer, esattamente. Si è trattato infatti di mettersi in gioco a tutte l’età, senza rigide distinzioni o barriere tra docenti e discenti. Laboratori realizzati in modo itinerante nei diversi plessi, così da favorire più possibile il networking fisico, e non solo quello virtuale.

Scendendo nel dettaglio il percorso, un unicum a livello nazionale, ha visto protagoniste, per le elementari, le classi terze (docenti Teresa Cambareri, Concetta Mammoliti, Ottavia Miggiano, Angela Serrao) e quinte (docente Felicia Gioffrè) del plesso S. Caterina, la quarta (docenti Daniela Triglia ed Ernesta Di Stefano) S. Brunello,  la quarta (docente Maria Pansera) e le quinte (docente Giuliana Neri e Concetta Marra) Archi, nonché, per le medie, le prime (docenti Paola Bertone, Mariabrigida Malavenda, Marinella Pizzimenti) e la terza D Pirandello (docente Maria Priolo), la prima e la seconda Cannavò (docente Antonella Ramondini) e la terza A Klearchos (docente Marilisa Petrai). Al Da Vinci hanno unnamedproseguito l’avventura le terze P (docente Mafalda Pollidori) ed R (docente Mila Lucisano). Particolarmente soddisfatte per i risultati conseguiti le dirigenti Serafina Corrado (Falcomatà-Archi), Giuseppina Princi (L. Da Vinci) e Maria Morabito (S.Sperato-Cardeto). Dopo il miglior tweet nazionale della terza media Klearchos e la riscrittura del 36° capitolo ambientato sullo Stretto, il progetto verrà presentato al Festival delle Generazioni di Roma a fine mese, prima del contest di marzo, in cui verranno valutati dalla comunità di TwLetteratura gli e-book (Tweetbook) prodotti da  bambini e ragazzi.

Novelli Orfei che amano Euridice, ma sanno anche separarsene. È il coraggio di opporsi all’idolatria della cultura. Se non proprio di incendiare la Biblioteca di Alessandria (A. Artaud), almeno di riscriverla. Leggere e rileggere, scrivere e riscrivere, e farlo divertendosi. Ritrovare la vita, e con essa la magia.

Questo mondo umano entra in noi, partecipa alla danza degli dei senza voltarsi nè guardarsi indietro, pena l’essere trasformato, come noi ci siamo trasformati, in disgregate statue di sale – A. Artaud, Le Théâtre et son Double.

Giuseppe Parasporo

[Fonti delle immagini: citynow.it; twitter.com, segnalidivita.com]

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