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XIV Accademia Internazionale Italiana di Mandolino e Chitarra dal 18 al 25 agosto a Nervi

XIV Accademia Internazionale Italiana di Mandolino e Chitarra dal 18 al 25 agosto a  Nervi

Prenderà tra poco il via l’Accademia Italiana Internazionale di Mandolino e Chitarra, kermesse ideata dal virtuoso Carlo Aonzo, per la riscoperta del mandolino. Concerti, conferenze, proiezioni, con musicisti internazionali, aperti al pubblico e gratuiti. Carlo Aonzo, occhi azzurri, sguardo attento da vigile del fuoco professionista, fruttariano convinto (adora le pesche), è noto universalmente per le

b W1sicmVzaXplIiwyMDAwXSxbIm1heCJdLFsid2UiXV0=Prenderà tra poco il via l’Accademia Italiana Internazionale di Mandolino e Chitarra, kermesse ideata dal virtuoso Carlo Aonzo, per la riscoperta del mandolino. Concerti, conferenze, proiezioni, con musicisti internazionali, aperti al pubblico e gratuiti.

Carlo Aonzo, occhi azzurri, sguardo attento da vigile del fuoco professionista, fruttariano convinto (adora le pesche), è noto universalmente per le sue eccezionali doti artistiche. Ligure originario di Albisola, è considerato “Il Paganini del mandolino”. Sfoggia infatti un virtuosismo esecutivo che appare una dote quasi naturale, frutto di un ambiente famigliare sicuramente ricco e fecondo. La casa del padre Giuseppe Aonzo, anche lui mandolinista, era infatti la sede della Scuola di Musica del Circolo Mandolinistico “G.Verdi”. Certo, questo non basta per diventare un musicista acclamato in tutto il mondo. Ma il giovane Carlo ci ha messo del suo: diplomatosi col massimo dei voti e lode al Conservatorio di Padova nel 1993, ha collaborato negli anni – e lo fa tutt’ora insieme al suo mandolino Pandini – con prestigiose istituzioni musicali italiane e straniere, come la Scala di Milano, la Philharmonia di San Pietroburgo e la Chamber Orchestra di Montreal. Vincitore di premi importanti (nel 2018 arriva anche il “Premio per la Musica Indipendente” patrocinato dalla Regione Liguria) vanta infinite collaborazioni con musicisti internazionali. Dal 2000 dirige il corso annuale “Manhattan Mandolin Workshop” a New York e dal 2006 è ideatore e direttore artistico dell’Accademia Italiana Internazionale del Mandolino&Chitarra.

Arrivata alla sua XIV edizione, l’Accademia si configura come uno degli eventi formativi più importanti in Europa. Vi parteciperanno quest’anno, al Collegio degli Emiliani a Genova Nervi, quasi 60 corsisti provenienti da tutto il mondo di età compresa tra i dodici e gli ottantatrè anni.  Solisti, concertisti, studenti, amatori, esordienti, tutti affascinati dalla nuova e più moderna dimensione che Carlo Aonzo ha saputo dare a questo antico strumento della tradizione italiana. Il mandolino si presta ad essere utilizzato, sia come strumento melodico che come accompagnamento, in diversi generi, dalla musica classica, al jazz, dal folk, fino al pop e rock (Beatles, The Doors, Led Zeppelin). È usato in svariate Esposizione mandolinioccasioni, dalla serenata romantica, al concerto barocco (Vivaldi) fino alla musica popolare italiana (napoletana e non). Ciò che rende davvero unica l’Accademia, dal punto di vista strettamente musicale – tralasciando il suo importante aspetto sociale di condivisione –  è che i corsisti hanno la possibilità di esplorare, secondo le loro diverse abilità e aiutati da otto validi insegnanti, tutte le potenzialità del mandolino, anche grazie alla varietà dei repertori, di volta in volta, prescelti. L’Accademia è un corso itinerante. Saltellando, ogni anno, nella sua versione Summer e Winter, dal nord al sud del paese (e viceversa), permette ai partecipanti, ma anche al pubblico, di entrare in relazione con la più variegata tradizione musicale del nostro Bel Paese. Ecco come, anche senza una bicicletta o un’automobile, in una calda estate come questa, si può far tappa nei luoghi più belli d’Italia.

Per il secondo anno consecutivo, nell’ambito dell’Accademia, a Genova sarà protagonista l’Alta Liuteria italiana, alla quale sarà dedicata una mostra ospitata nel chiostro del Collegio Emiliani di Nervi. L’esposizione si aprirà alle 15 di domenica 18 agosto e andrà avanti fino alle ore 19 dello stesso giorno. Un pomeriggio dedicato al mandolino e alla chitarra insieme a grandi liutai provenienti da tutta Italia, con approfondimenti dedicati alle tecniche di costruzione delle varie regioni. Ci sarà anche una sezione speciale dedicata agli strumenti antichi che arrivano da collezioni private. Sarà possibile per il pubblico di appassionati, provare tutti i mandolini e le chitarre disponibili, eccetto gli strumenti storici. Parteciperanno i liutai Valerio Gorla di Garbagnate Milanese, Anema e Corde di Napoli, Corrado Giacomel di Genova, Lorenzo Frignani e Carlo Mazzaccara di Modena, Santo Vruna di Albenga, l’azienda Schertler Acoustics Swiss Made  di Mendrisio (Svizzera) che dal 1980 produce prodotti per l’amplificazione degli strumenti a corde e la Dogal Strings di Venezia che dal 1950 produce corde per strumenti ad arco.

 

Dario FornaraDemo Schertler
Domenica 18 agosto alle 18 – Collegio Emiliani di Nervi

Dario Fornara fuoriclasse della chitarra fingerpicking,  sarà all’Accademia Internazionale Italiana di Mandolino e Chitarra, per il secondo anno consecutivo, a presentare e far provare ai partecipanti i prodotti Schertler Acoustics Swiss Made  per l’amplificazione del mandolino, chitarra acustica e classica.  Fondato nei primi anni 1980 dal bassista Stephan Schertler, il marchio Schertler ha acquisito negli anni una crescente reputazione in tutto il mondo grazie ai massimi livelli di accuratezza nella riproduzione del suono dello strumento acustico.

 

Il mandolino antico
Lunedì 19 agosto ore 21 – Collegio Emiliani Nervi Conferenza a cura di Francesco Mirarchi

Il leitmotiv della conferenza tenuta dal professor Francesco Mirarchi sul mandolino antico sarà un percorso storico dall’inizio del 1700 fino ad oggi. Verranno analizzati diversi strumenti che hanno preceduto il mandolino moderno, sia dal punto di vista organologico (ovvero relativamente alla loro costruzione e fattezza) sia dal punto di vista esecutivo. Si parlerà anche del repertorio e della notazione musicale corrispondente all’epoca di ogni strumento. Saranno mostrati al pubblico 7-8 strumenti tra i quali un esemplare del 1720 del liutaio romano Benedetto Gualzatta, un Pasquale Vinaccia (copia), un Antonio Carlo Monzino di Milano (copia), un Pasquale Scala di Praiano, un Raffaele Calace classe A, un arciliuto veneziano di Matteo Sellas (copia), un Carlo Cecconi di Tarquinia e altri…Gli strumenti verranno esposti secondo un ordine cronologico. Al termine della conferenza saranno eseguite da Francesco Mirarchi e Sabine Spath due Sonate tratte dal repertorio precedentemente presentato.

 

Il mandolino giovane
Martedì 20 agosto ore 21 – Collegio Emiliani di Nervi

Esibizione di giovani interpreti delle scuole mandolinistiche nel mondo. Parteciperanno un gruppo di giovanissimi allievi della Baltimore Mandolin Orchestra (Baltimora è città gemellata con Genova) che che hanno studiato il mandolino in età precoce con MandoForKids , un metodo innovativo creato da Laura Norris e dalla sua équipe di insegnanti nel 2010. Si tratta di un programma totalmente gratuito e rivolto alle scuole elementari, dove si privilegia la parte pratica d’insieme fin dall’inizio. Il concerto vedrà la partecipazione anche dei giovani allievi romani di Francesco Mirarchi noto nel mondo culturale per la sua battaglia mirata all’inserimento del mandolino nelle scuole medie ad indirizzo musicale (e per tale motivo soprannominato affettuosamente in Accademia “Il Fuorilegge”) e anche degli allievi napoletani di Michele De Martino, uno dei maggiori esponenti della gloriosa scuola mandolinistica napoletana, collaboratore del Teatro San Carlo e apprezzato insegnante. Infine i ragazzi della Mandolin Suzuki School creata da Amelia Saracco nel 1993 in forma sperimentale, poi riconosciuta dall’European Suzuki Association nel 2009, e diffusa in tutta Italia con insegnanti abilitati secondo la metodologia. Il metodo Suzuki è detto “della lingua madre” perché l’apprendimento avviene attraverso la ripetizione per imitazione, esattamente come avviene per l’acquisizione della lingua madre. Sono tantissimi, ad oggi, i piccoli mandolinisti che suonano nelle Scuole Suzuki italiane dando vita a veri e propri complessi a pizzico, a volte insieme alle chitarre e/o alle arpe. Amelia e i suoi allievi ci  porteranno nel mondo delle favole con il racconto “I musicanti di…Genova”.

 

Surette&MandolitalyDavid Surette
Mercoledì 21 agosto ore 21 – Collegio Emiliani di Nervi

Evento double bill che prevede nella prima parte la straordinaria partecipazione del mandolinista statunitense David Surette e nella seconda parte Carlo Aonzo con il suo Trio.
David Surette, uno dei maggiori rappresentanti della scuola nordamericana – noto per la sua padronanza con generi come il folk irlandese, il blus e l’old time – aprirà il concerto con un suo personalissimo set. Seguirà l’esibizione DSC_7945del Carlo Aonzo Trio con l’ultimo lavoro discografico “Mandolitaly”, viaggio nella tradizione italiana alla riscoperta della colonna sonora del nostro paese. Il tutto come sempre rivisitato negli arrangiamenti del trio formato da Carlo Aonzo al mandolino, Lorenzo Piccone alla chitarra e Luciano Puppo al contrabbasso. Il risultato finale, nella contaminazione tra i generi, sarà sorprendentemente moderno e attuale.

 

Genova e il mandolino. I docenti dell’Accademia in concerto Giovedì 22 agosto ore 21 – Chiesa di San Siro, Genova Nervi

Carlo Aonzo, Michele De Martino, mandolini Sabine Spath, mandola Francesco Mirarchi, mandololoncello Roberto DSC_7889Margaritella, Elio Rimondi, chitarre
Con  Matteo Ravizza al contrabbasso

Il mandolino ha una tradizione illustre in Liguria. Niccolò Paganini iniziò i suoi primi passi musicali proprio con il mandolino, prima di diventare il massimo virtuoso del violino. Durante “Le Colombiadi” del 1892 a Genova nacque il primo concorso al mondo dedicato al mandolino. Nei primi anni del Novecento in Liguria operavano contemporaneamente addirittura dodici orchestre a plettro, tra le quali il Circolo Mandolinistico Risveglio di Sampierdarena che è ancora in piena attività con la sua scuola e la sua orchestra.
Nel concerto dedicato al rapporto tra Genova e il mandolino si eseguiranno brani di autori genovesi, sia antichi che moderni e contemporanei, celebrando sonorità legate al glorioso passato ligure degli strumenti a pizzico.

 

Sabato 24 agosto– Collegio Emiliani, Genova Nervi
Proiezione di  “Pentagramma rosa”, dvd sulla storia della musica al femminile
Ore 9.30 Le dame del mandolino   Ore 11.15 Le maghe della chitarra
La proiezione sarà introdotta da un’intervista all’autore, Florindo Di Monaco

La composizione è stata da sempre considerata un mestiere esclusivo per uomini. Al contrario, in ogni epoca, e soprattutto negli ultimi secoli, il contributo dato dalle donne alla scrittura e all’esecuzione musicale è stato notevolissimo e di pregevole livello. Ricchissima e interessante è  quindi la produzione delle compositrici, finora sottovalutata o addirittura sconosciuta. A riscoprirla, in un modo decisamente originale,  ci ha pensato il poeta e letterato Florindo Di Monaco – tra le altre cose storico dell’arte e  della musica –  che ha realizzato una vera e propria enciclopedia della musica al femminile, la cui particolarità è quella di essere realizzata, non di carta, ma in forma di video collana di 32 numeri. Pentagramma rosa” è quindi una Storia universale della musica al femminile in formato audiovisivo, la prima in Italia e forse l’unica al mondo. L’opera intende portare alla luce figure emblematiche e significative di donne musiciste appartenenti a tutte le epoche. Tra queste “Le maghe della chitarra” e “Le dame del mandolino”, ovvero le concertiste che si sono distinte nel campo della musica colta europea e occidentale e hanno condiviso con i colleghi maschi, se non proprio la scena e i palcoscenici, sicuramente i vari linguaggi e i percorsi artistici.

 

Concerto finale a Grand’Orchestra, a conclusione della XIV Accademia Internazionale
Sabato 24 agosto ore 18 – Collegio Emiliani, Genova Nervi

Il repertorio del concerto finale formato da tutti i partecipanti all’Accademia, uniti in una Grand’Orchestra, prevede un excursus musicale dal Cinquecento ai giorni nostri che ha la finalità di esplorare didatticamente il più vasto repertorio possibile per orchestra di strumenti a pizzico. Lo scopo del concerto finale è quello di condividere con il pubblico non solo i lavori e “le fatiche” musicale della settimana, ma anche l’atmosfera e dell’esperienza vissute.

Michael Corette                   Concerto op. 2
Beer Demander                   Le petite bal des betes
Gustav Gunsenheimer        Konzert n.1
Dino Berruti                         Nell’oriente misterioso

Ospiti della serata per i brani solistici Matteo Ravizza al contrabbasso e Mario Del Grosso al clavicembalo

 

Chiara Marola
[Photo Credits: Paola Sogliani; nelle immagini, in ordine di apparizione: esposizione di mandolini; Dario Fornara; David Surette; Carlo Aonzo Trio. Immagine di copertina: Carlo Aonzo Trio]

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