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Elio e la Madonna della Conversione

Elio e la Madonna della Conversione

Sono anni che ne sento parlare, incuriosito anche dal numero 14 – data della mia nascita -, ma i miei soggiorni nella Locride sono sempre impegnati e soprattutto fortemente legati al 14 luglio e al 14 agosto che spesso mi vedevano impegnato o impossibilitato. Quest’anno però al mattino del 14 agosto tutta la mia intenzione

Sono anni che ne sento parlare, incuriosito anche dal numero 14 – data della mia nascita -, ma i miei soggiorni nella Locride sono sempre impegnati e soprattutto fortemente legati al 14 luglio e al 14 agosto che spesso mi vedevano impegnato o impossibilitato.

Quest’anno però al mattino del 14 agosto tutta la mia intenzione è stata focalizzata a conoscere Elio Walter Barillaro e la Madonna della Conversione. Quindi sento la mia amica Veronica che è impegnato col lavoro. Mi dice di contattare Elio e un’altra conoscente su Messenger di Facebook, ma i risultati sperati non giungono. Penso: Avrà un numero di telefono!. Lo cerco e mi risponde la moglie che subito me lo passa. Vengo accolto con una certa delicatezza mista a un po’ di timore giacché mi presento come ricercatore spirituale e giornalista. Ci saremmo parlati dopo il momento del contatto.

Certo, bisogna evidenziare che dal 1998 vive dei fenomeni soprannaturali, anche se i primi contatti hanno inizio nel 1968, quando dopo aver ricevuto la Cresima, nel periodo del suo servizio militare, sente una pace profonda e necessita di appartarsi in solitudine. Il giorno dopo torna nella Chiesa e si confronta col cappellano confidandogli che l’adorazione del Santissimo Sacramento gli recava una profonda serenità. Il consiglio che gli fu dato era di continuare quotidianamente la pratica. Un venerdì il Crocifisso verso cui rivolgeva la sua contemplazione divenne di carne e fissandolo negli occhi gli domanda: Figlio mio, vuoi sacrificarti per me? Atterrito non risponde nulla. Lo stesso accade l’indomani e poi domenica la risposta avviene. Elio esprime la sua disponibilità e Gesù continua Se tu vorrai, ti farò diventare mio tempo; e il tempio, lo sai, si costruisce dalla fondamenta.

A quel punto, racconta Elio, mentre mi sorrideva, dal chiodo che fissava i suoi piedi alla Croce sono partiti due raggi luminosissimi che hanno raggiunto i miei piedi e li hanno trafitti. Il dolore è stato straziante, mentre sentivo il sangue sgorgare abbondantemente fino a vederlo fuoriuscire dalle scarpe. Ero terrificato. Ad un certo punto l’emorragia si è fermata, ma il dolore diventava sempre più acuto. Camminando a gran fatica, ho lasciato la chiesetta e ho raggiunto la camerata, dove mi sono steso sul mio lettino. Approfittando di un attimo di sollievo, mi son tolto le scarpe e le calze, notando che i miei piedi presentavano ciascuno una trafittura, che dalla parte superiore era piccola, mentre sulla pianta c’era una ferita più larga. Ho fasciato tutto con della carta igienica che tenevo nel mio zaino e mi son messo sotto le lenzuola. Quel giorno non pranzò, né cenò e non chiuse occhio per tutta la notte. Prosegue dicendo che la mattina del giorno dopo, non riuscendo a camminare per recarmi al raduno che ogni giorno si faceva nel piazzale per l’appello, ho marcato visita, dichiarando che sentivo “forti dolori alle gambe avendo marciato troppo”. Poi, siccome i dolori (ai piedi e non alle gambe come avevo falsamente dichiarato) si protraevano anche nei giorni successivi, l’ufficiale medico mi ha prescritto una pomata per massaggiare le parti doloranti. Naturalmente non ho neppure stappato il tubetto del farmaco. Trascorsa una settimana, visto che il problema persisteva, il medico ha deciso che avrei dovuto farmi ricoverare all’Ospedale Militare. Il pensiero che si sarebbe scoperta la verità, ma anche lo strazio che provavo per quelle ferite, mi hanno spinto a recarmi ancora nella chiesetta della caserma; questa volta, però, con l’intenzione di chiedere al Signore di far cessare ogni cosa. Non posso descrivere la fatica che ho dovuto sostenere per raggiungerla. Il Crocifisso, che sapeva già tutto, mi ha domandato: “Sei ancora disposto a sacrificarti per me?”. Ma io, nonostante fossi andato lì deciso a gridare il mio “no!”, non ho avuto la forza di rispondergli. Egli, però, leggendomi dentro, ha compiuto ugualmente il prodigio che io (purtroppo!) desideravo: dal chiodo dei suoi piedi si sono sprigionati, di nuovo, due raggi luminosissimi, che hanno raggiunto le ferite dei miei piedi. Questa volta, però, non ho avvertito alcun dolore, anzi, mentre si ritiravano, quei raggi hanno come “risucchiato” lo spasimo e subito non ho sentito più nulla. Tornato in camerata, camminando ormai senza alcun problema, ho tolto le scarpe e le calze, notando che le piaghe erano completamente sparite. Le sofferenze, è vero, non c’erano più; ma da quel giorno si è creato in me un vuoto profondo: mi sentivo un fantoccio di cartapesta!

Passano 30 anni in cui si dichiara ateo.

Una persona nobile, dal cuore puro, ma ateo fino ad allora. Probabilmente le preghiere della moglie sono state esaudite e la conversione è avvenuta.

Intensa è la forza che proviene dalla statuetta proveniente da Lourdes, arrivata tra le mani della moglie di Elio dalla commessa di Lourdes che sosteneva fosse già stata pagata. Quella statua ha pianto sangue, liquido analizzato da due medici inviati dal vescovo che lo hanno definito sangue umano, privo di emoglobina. Per tre volte è successo e la terza volta davanti a quaranta persone. A quel punto agli occhi di Elio era chiaro il messaggio: la Vergine voleva da lui una conversione. Inizia ad andare a messa tre volte al giorno fino a quando, la notte del venerdì santo, avverte un intenso calore e dolore nelle mani: va a sciacquarsi e si accorge del sangue. Riceve la stimmate e da lì a poco, il 14 Maggio di quell’anno, alle ore 20.30, si verifica uno degli eventi più straordinari di tutta questa storia. Ero da qualche ora tornato dalla Santa Messa, celebrata nella chiesa dell’Annunziata. Dopo aver pregato intensamente (ormai dedicavo molto tempo alla preghiera), nella mia camera da letto mi è apparsa la Madonna, seduta su una poltrona, avvolta in una splendente luce. Immediatamente la camera si è inondata di un intenso profumo di rose. La Santa Vergine, vestita di bianco e scalza, teneva fra le mani una colomba bianca e la accarezzava dolcemente: era una colomba “pavoncella” (tre colombe di questo tipo, come ho saputo poi da mons. Nadile, vicario del Vescovo, sono apparse anche a Fatima). Dapprima sono rimasto pietrificato; poi, senza neppure rendermi conto, mi son trovato inginocchiato ai piedi di quella giovane donna dall’apparente età di 20-22 anni, che mi guardava con i suoi bellissimi occhi color castano chiaro e mi sorrideva. Dopo qualche attimo, con una voce dolcissima e quasi scandendo le parole, mi ha affidato il suo primo messaggio, riporta nella sua storia.

Sono 35 anni che Elio, affiancato dalla moglie Maria Rosa, presta servizio a Gioiosa Superiore, con momenti di preghiera, contemplazione, meditazione e di raccoglimento, e condividendo, ogni 14 del mese, il messaggio che gli giunge puntuale dalla Mamma Purissima.

Gli chiedo cosa avverte in quel momento e mi dice che si trova in mezzo a un prato verde magnifico e a un certo punto arriva la Vergine accompagnata da due angeli. È su una nuvola e da lì gli parla: mi parla di colori soprannaturali, indescrivibili.

Nel momento in cui, il 14 agosto, giunge la Madonna, percepisco un cambio vibrazionale iniziato tre minuti prima della trance del veggente (che cade in ginocchio davanti alle effige soprannaturale) e durato un paio di minuti dopo il suo risveglio. Sento una sospensione profonda e ricca di significato. Entro anche io in uno stato alterato. C’è qualcosa di forte: ne sono sicuro. Il mio settimo chakra ruota a mille come tutte le volte che percepisco entità elevate.

Ritorna e condivide un messaggio che suona così: I tempi odierni sono molto brutti, forse i più brutti dalla creazione del mondo, tempi in cui l’umanità cammina verso l’autodistruzione. Per salvarvi, dovete mantenere le dovute distanze dai falsi insegnamenti e dalle false tecnologie.

Un messaggio assolutamente condivisibile che fotografa uno status quo fortemente problematico e mette in allerta. L’intelligenza artificiale, risorsa preziosa, può nascondere dei pericoli rispetto all’abbattimento del senso critico e soprattutto alla generazione della pigrizia mentale che potrebbe mantenere in essere soprattutto nei nativi digitali, già influenzati da un abuso di esposizione a device elettronici che sta minando la concentrazione e la capacità di focalizzazione.

Riesco a rivedere Elio qualche giorno dopo e, dopo una lunga chiacchierata, in cui scopro che entra in contatto anche con Gesù e che le sue canalizzazioni non sono solo il 14 di ogni mese, ma anche nei giorni speciali – cattolicamente parlando – dell’anno. Mi presenta, in modo molto rispettoso, il rapporto con la Diocesi e quanto abbia sofferto per una comunicazione in cui si invitava a diffidare di lui, in seguito a dei messaggi inerenti al vaccino per il Covid. Inoltre mi fa leggere qualche scritto e vedere i suoi quadri. Per me è chiaro che la sua anima artistica, talento naturale, è messa a disposizione del soprannaturale. I quadri più impattanti sono raffiguranti persone dagli occhi assolutamente non umani. Sono quadri medianici, portali che ti fanno accedere a mondi altri.

Un incontro speciale. Una persona onesta e piena di grazia. Un tramite col divino. Un servo di Dio. Un uomo saggio che porta un messaggio fedele. Un ambasciatore della Madonna, una Madonna che ci ama come una purissima madre può fare e che in tempi non sospetti aveva definito il vaccino Sars-Cov19 il vomito del demonio e aveva aggiunto se potete farne a meno, è meglio. Però ascoltate i consigli dei virologi e lasciatevi guidare dalla Madre Chiesa. Figliuoli cari, sarò ancora con voi. Vi benedico. Qualche settimana dopo alla domanda Mamma cara, miliardi di persone nel mondo faranno il vaccino anti-Covid-19; poiché esso è il “vomito del demonio”, cosa potrà accadere a costoro?, la Vergine risponde Dovete formare un numeroso esercito di oranti e pregare intensamente, poiché questo vaccino non solo non giova a nulla, ma, nel tempo, può causare problemi più gravi di quelli causati dallo stesso virus, che è frutto di una criminalità dai malvagi scopi politici, ideologici e sociali. Figliuoli cari, sarò ancora con voi. Vi benedico.

Da allora sto meditando anche su questo e sulla grande manto della Vergine con cui ci avvolge…e giunga il mio grazie a questo essere speciale, onesto e in grazia di Dio e alla magnifica creatura che è la moglie. Insieme stanno raccogliendo i fondi per un vero e proprio santuario per la Madonna della Conversione che sarà, a nostro avviso, un centro pieno della luce di Dio.

Annunziato Gentiluomo

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