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E ha inizio il Monteverdi Festival 2015…

Cremona, Mantova e Venezia sono le tre città di Claudio Monteverdi. Ciascuna ne reclama (non a torto) la paternità, perché tutte hanno segnato una tappa fondamentale della sua parabola artistica e del suo lungo viaggio di vita. Questo il punto di partenza della nuova edizione del Festival di Cremona, che, nell’anno di EXPO Milano 2015, quando milioni di visitatori stranieri approderanno in Lombardia e in tutto il Nord Italia, intraprende un viaggio attraverso l’eccellenza del made in Italy, declinata sia nell’invito di prestigiosi gruppi strumentali italiani, sia nell’affrontare il grande repertorio seicentesco e settecentesco tutto italiano. Dunque, dal divino Claudio…

Claudio_Monteverdi_4Cremona, Mantova e Venezia sono le tre città di Claudio Monteverdi. Ciascuna ne reclama (non a torto) la paternità, perché tutte hanno segnato una tappa fondamentale della sua parabola artistica e del suo lungo viaggio di vita.
Questo il punto di partenza della nuova edizione del Festival di Cremona, che, nell’anno di EXPO Milano 2015, quando milioni di visitatori stranieri approderanno in Lombardia e in tutto il Nord Italia, intraprende un viaggio attraverso l’eccellenza del made in Italy, declinata sia nell’invito di prestigiosi gruppi strumentali italiani, sia nell’affrontare il grande repertorio seicentesco e settecentesco tutto italiano.
Dunque, dal divino Claudio il viaggio ha inizio il prossimo 15 maggio, giorno del suo compleanno, con due concerti monteverdiani, affidati l’uno ai celebri e amatissimi The Tallis Scholars, l’altro al Coro Costanzo Porta di Antonio Greco, che in questi ultimi anni ha consolidato un’importante attività musicale (16 maggio). E a Monteverdi si approderà a chiusura del Festival, col Vespro delle Beata Vergine, interpretato dal meraviglioso gruppo anglosassone The Sixteen, acclamato in tutta Europa e per la prima volta al Festival cremonese (30 maggio).

monteverdi-660x330Il viaggio immaginario percorre l’intera penisola: da Firenze, con un concerto di arie e concerti di autori toscani eseguiti da Auser Musici (22 maggio, per la prima volta al Festival), a Napoli per ricreare la commedeja pe musica, tra comicità e melanconia, interpretata dal magnetico cantante-attore Pino De Vittorio in simbiosi perfetta con I Turchini di Antonio Florio (23 maggio). Necessaria il 24 maggio una sosta a palazzo, per assaporare madrigali e arie in tutte le salse: tre concerti per tre palazzi rinascimentali, da Frescobaldi eseguito da Arte Musica a Monteverdi e acqua_disidratazioneMarini con l’Ensemble Costanzo Porta, fino a una ‘rilettura’ del soprano Paola Quagliata e del suo trio jazz.

Viaggio immaginario… ma non solo. Un viaggio sull’acqua e dell’acqua, che, diceva saggiamente il greco Talete, è ἀρχή (l’archè), il principio di tutte le cose. Acqua simbolo di una cultura viva e in movimento. Una cultura che, come l’acqua, scorre, collega, comunica, cresce. L’acqua che scorre ma rimane sempre se stessa, che si trasforma in rumori, suoni e musica, come solo Vivaldi e Händel hanno saputo cogliere e ‘visualizzare’ nelle loro magnifiche partiture. In tal senso si potrà godere dell’accattivante concerto dell’Ensemble Zefiro dedicato all’Aqua (29 maggio).

E sulle acque burrponchielli_foto_o_teatro_dal_palco_copia_001_3091e56e9aascose dell’oceano, si potrà navigare sul galeón del giovane ensemble Los Temperamentos, che traghetterà i presenti verso la lontana e misteriosa America latina (28 maggio – prima volta in Italia). L’attenzione che il Monteverdi Festival pone alle giovani leve del mondo della musica antica passa anche dal prestigioso Festival d’Ambronay, con cui prosegue la collaborazione da alcuni anni e offre una Residenza all’ensemble Voces Suaves (Orizzonti, 17 maggio).
Un viaggio nell’acqua e nel tempo, attraverso il Mar Tirreno, per scoprire le intersezioni tra i canti tradizionali sardi, dichiarati di recente patrimonio dell’Unesco, e il Rinascimento italiano: questo il cuore (The Heart of Sound) del consort di viole di Vittorio Ghielmi e del Concordu de Orosei (Across, 21 maggio).

crociera.musicaleIl Festival si mette in cammino, anzi s’imbarca e salpa, alla volta dello stesso viaggio che Monteverdi compì più volte tra Cremona, Mantova e Venezia. Una crociera musicale sull’idrovia che congiunge il Po, la più importante arteria italiana che scorre per oltre 650 km, al Mincio e le sue dighe, fino alla Laguna. Una vacanza in battello, per scoprire il territorio da una prospettiva insolita: un viaggio scandito dal lento scorrere dell’acqua, ritmato da concerti e letture, nonché pillole musicali in battello (31 maggio – 1 giugno), organizzato in collaborazione col Consorzio Navigare l’Adda.
La sirena della nave risuona e canta… bisogna affrettarsi, l’imbarco è quasi ultimato.
Queste le premesse di una ricca e veramente super edizione del Monteverdi Festival! Un programma veramente impressionante (Monteverdi Festival 2015)
Redazione di ArtInMovimento Magazine

[Fonti delle immagini: it.wikipedia.org, teatroponchielli.it, rimedinonna.com]

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