La Cenerentola di Gioachino Rossini – nuovo allestimento del Teatro del Giglio realizzato in coproduzione con l’Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatri di Piacenza, al debutto sul palcoscenico lucchese venerdì 10 febbraio alle ore 20.30, con replica domenica 12 febbraio alle ore 16.00 -, è un omaggio a Lele Luzzati nel decennale della scomparsa. Sono suoi
La Cenerentola di Gioachino Rossini – nuovo allestimento del Teatro del Giglio realizzato in coproduzione con l’Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatri di Piacenza, al debutto sul palcoscenico lucchese venerdì 10 febbraio alle ore 20.30, con replica domenica 12 febbraio alle ore 16.00 -, è un omaggio a Lele Luzzati nel decennale della scomparsa. Sono suoi gli splendidi costumi di scena risalenti alla storica edizione andata in scena nel 1978 al Teatro Margherita di Genova, che recano intatta la cifra stilistica e il tratto meraviglioso e immaginifico di un Maestro indiscusso del teatro contemporaneo. All’allestimento lucchese di Cenerentola, i costumi originali di Luzzati giungono dopo il prezioso e appassionato restauro realizzato dalla Fondazione Cerratelli, che ha riportato ogni singolo capo sartoriale allo splendore originario (Cerratelli.LaCenerentola).
Responsabile musicale dello spettacolo, sul podio di Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro Melodi Cantores, istruito da Elena Sartori, Erina Yashima, talentuosissima trentenne tedesca di nascita, attualmente assistente del maestro Riccardo Muti alla Chicago Symphony Orchestra, dove ha ricevuto la borsa internazionale di apprendistato Sir Georg Solti in direzione d’orchestra. Nel cast, giovani e giovanissimi interpreti: Pietro Adaini è Don Ramiro, affiancato dal complice Dandini, suo cameriere, (Pablo Ruiz) e dal filosofo Alidoro (Matteo D’Apolito); Marco Filippo Romano, Giulia Perusi e Isabel De Paoli vestono rispettivamente i panni di Don Magnifico, Clorinda e Tisbe; la figliastra Cenerentola, interpretata da Teresa Iervolino, completa la famiglia (La Cenerentol.biografie).
Aldo Tarabella, direttore artistico del Teatro del Giglio, firma la regia dello spettacolo, al termine di un lungo periodo di ricerca svolto percorrendo a ritroso la strada che lo ha portato a La Cenerentola luzzatiana del 1978, lungo la quale ha ritrovato gli “amici di Lele”, i suoi più significativi discepoli: tra loro, Enrico Musenich, che ha firmato le scenografie, costruite e dipinte dallo scenografo-costruttore Elio Sanzogni, cui dobbiamo lo stile luzzatiano nella realizzazione pittorica; la Sartoria Cerratelli, che ha dato nuova vita teatrale, con un delicatissimo e appassionato restauro, a quei costumi di Luzzati appartenuti allo storico allestimento genovese; Mario Audello, che con le sue parrucche partecipò proprio a quella storica produzione del 1978, dichiara Tarabella.
Questo nuovo allestimento de La Cenerentola rossiniana, che coinvolge, insieme a Tarabella, Musenich, Sanzogni, Cerratelli e Audello, vuol essere un omaggio a Luzzati e al suo mondo di immagini, forme e colori, senza per questo assumere il sapore del ricordo nostalgico; la via percorsa, che si snoda tra palazzi di carta e scatole magiche in continuo moto giocoso, è quella della freschezza di una messa in scena attualizzata, viva e coinvolgente, capace di disegnare uno spazio musicale, teatrale e drammaturgico inconsueto, brillante e gioioso.
Dopo il debutto al Teatro del Giglio, lo spettacolo, frutto della coproduzione con l’Alighieri di Ravenna e la Fondazione Teatri di Piacenza, e la collaborazione del Teatro Alfonso Rendano di Cosenza e dell’Ente Musicale Luglio Trapanese, partirà per una lunga tournée nei teatri partner, che si protrarrà fino al febbraio 2018. Le prime date sono previste a Ravenna (17 e 19 febbraio 2017), cui seguiranno il Teatro A. Rendano di Cosenza (3 e 5 marzo 2017), Trapani (25 e 27 luglio 2017, all’Ente Musicale Luglio Trapanese) e, infine, il Teatro di Piacenza (16 e 18 febbraio 2018).
Redazione di ArtInMovimento Magazinr
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