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“La rondine” di Puccini allo Spinelli di Torino

“La rondine” di Puccini allo Spinelli di Torino

Una mattinata speciale quella vissuta stamani dalle tre quinte della Scuola Primaria “Altiero Spinelli” di Torino. Una vera e propria immersione nell’opera lirica grazie alla presenza del direttore d’orchestra Francesco Lanzillotta, e di Amelie Hois e Oreste Cosimo, rispettivamente soprano e tenore. Si trovano nel capoluogo piemontese perché formano parte del cast de La rondine

Una mattinata speciale quella vissuta stamani dalle tre quinte della Scuola Primaria “Altiero Spinelli” di Torino. Una vera e propria immersione nell’opera lirica grazie alla presenza del direttore d’orchestra Francesco Lanzillotta, e di Amelie Hois e Oreste Cosimo, rispettivamente soprano e tenore. Si trovano nel capoluogo piemontese perché formano parte del cast de La rondine di Puccini che andrà in scena al Teatro Regio di Torino dal 17 al 26 novembre.

Hanno accettato l’invito del docente Annunziato Gentiluomo, a cui sono legati da una significativa stima professionale e da una tensione comune, votata verso la divulgazione dell’opera lirica.

I tre artisti, dalle 9.15 fino alle 12.30, si sono offerti agli alunni dello Spinelli con generosità, ascolto e profonda empatia.

Hanno trovato tre scolaresche preparate, curiose, ben stimolate dal docente suddetto, e dai colleghi Carmelo Spoto, Erika Diemoz ed Elena Greco.

Hanno illustrato la loro professione passando da aneddoti di storia vissuta a fondamentali tecnici, quali il cantare in maschera, attivando i risuonatori naturali, l’importanza del diaframma, i diversi usi della bacchetta, i vari tipi dei registri sopranili e tenorili, la relazione tra regia e direzione d’orchestra, e sono riusciti a spiegare le specificità della musica di Puccini e le caratteristiche delle vocalità che possono misurarsi con quel repertorio. Hanno raccontato le emozioni che vivono grazie alla musica e la magia che si crea ogni qual volta l’orchestra esegue le prime battute. È sempre diverso perché è un gioco in cui tanti offrono il proprio contributo e anche il pubblico fa la differenza e influenza in qualche modo la serata.

Gli allievi si sono confrontati, inondandoli di domande, con tre grandi artisti del mondo del melodramma che si è avvicinato a loro in un modo delicato e interattivo. Addirittura sono stati diretti dallo stesso Lanzillotta, rispondendo perfettamente alle sue indicazioni, sperimentando personalmente quella comunicazione corporea sottile senza conoscerne i codici, ma affidandosi al maestro e al proprio sentire. Oreste Cosimo ha fatto ascoltare Dimmi che vuoi seguirmi alla mia casa, una delle arie più famose proprio di Ruggero, personaggio che interpreterà, debuttandolo a Torino. Amelie è stata una figura preziosa, pertinente e profondamente amorevole, offrendo uno spaccato del suo personaggio, Ivette, un’amica di Magda. Insieme hanno dato delle anticipazioni rispetto all’opera, descrivendo tutto il percorso delle prove e  citando i loro validi colleghi.

Quando l’arte incontra i giovani succedono miracoli. I bambini curiosi pendevano dalle labbra dei tre artisti mentre questi ultimi venivano nutriti da quelli occhi vispi che li osservavano. Con orgoglio hanno fatto vedere i loro lavori su “La rondine”, evidenziando competenza e stupendo i fantastici ospiti.

Mentre li accompagnavo all’uscita non sapevano come ringraziarmi per il regalo che avevo fatto loro, stupendosi della preparazione dei bambini e della pertinenza delle loro domande. La scuola dovrebbe aprirsi sempre di più a situazioni come queste, frutto troppo spesso di iniziative personali. Ringrazio i colleghi per la fiducia, Francesco, Amelie e Oreste per la loro grande professionalità e il loro enorme cuore, e l’ufficio stampa del Teatro Regio per la possibilità che ci darà a breve di portare i nostri ragazzi ad assistere all’opera pucciniana con prezzi veramente modici, afferma Gentiluomo che ha organizzato l’iniziativa formativa.

Siamo veramente impressionati. Era bello vedere come naturalmente Francesco Lanzillotta dialogava con i bambini, come Amelie Hois se ne prendeva cura e condivideva qualche trucchetto del mestiere, e come Oreste Cosimo li elettrizzava e li meravigliava con giochi di voce.

Sicuramente a teatro potranno godere di un grande allestimento con un’eccellente preparazione. Certamente momenti come questo nutrono, motivano, accendono passioni e stillano bellezza….

Francesco Romeo.

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